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Elio Cipri, il suo amore per la musica e la Tuscia

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ROMA - Lavorare con la musica in tempi di emergenza sanitaria: una situazione complessa che coinvolge tutti gli artisti e l'intero indotto. Tra questi Elio Cipri, produttore, direttore artistico, profondo conoscitore musicale e anche cantante, grande amante della Tuscia che ha scelto come buen retiro, racconta come sta per affrontare la settimana del Festival.

Partiamo però dalla sua passione per il Viterbese e dalla sua casa di Vetralla: "Dove purtroppo in quest'anno sono stato davvero troppo poco. Le restrizioni mi hanno costretto a viverla solo 3/4 volte. Ammetto che mi manca, ma spero che questa estate sia possibile muoverci meglio",

La sua avventura attuale è legata alla grande musica italiana, come direttore comunicazione di Radio Italia Anni 60, un ruolo che gli permette di incontrare tanti artisti, almeno tutti quelli romani. E dalla sua postazione nella Capitale ammirerà il Festival della Canzone Italiana: "Per la prima volta dopo 54 anni non andrò a Sanremo, lavoreremo direttamente da qui con interviste telefoniche. Una sofferenza, perché il bello del Festival sono gli incontri, l'atmosfera che si vive in quella settimana. La vivremo diversamente e ci siamo già organizzati gli appuntamenti con tutte le case discografiche e i vari artisti protagonisti".

A sorpresa però Radio Italia avrà una corrispondente d'eccezione, presente nella città ligure perché in gara al Festival, come confida Cipri: "Avremo una vera regina: Orietta Berti si collegherà con noi ogni giorno alle 13 per farci vivere un bagno nella musica e farci respirare direttamente l'atmosfera. Ad Amadeus e Fiorello auguro un grande successo, non sarà facile avviare un festival senza pubblico ma sono convinto che nascerà una formula nuova che potrebbe cambiare le regole. Mancherà il termometro immediato sugli spettatori in teatro, alcuni avranno paura ma anche tanta curiosità per uno spettacolo diverso. Saranno 5 serate lunghe, circa 5 ore ciascuna, ma spero davvero sia un grande successo".

Il mondo dello spettacolo, la musica in particolare, sta davvero soffrendo il momento e quasi tutti stanno inventando manifestazioni per dimostrarlo. Tra queste Syria, al secolo Cecilia Cipri, figlia di Elio: il mese scorso si è esibita a cappella con "Maledetta primavera" in Galleria Vittorio Emanuele, a Milano, tra qualche passante che scivolava indifferente e alcuni che, incuriositi, l'hanno notata, complice una voce davvero particolare. Al centro della breve iniziativa il lancio dell'hastag #iolavoroconlamusica. "Stasera potrete vedere Syria a Striscia la notizia - confessa orgoglioso papà Elio -, vi invito a seguirla. Auguriamoci di tornare presto alla nostra vita, conosco bene i disagi che gli artisti stanno vivendo in questo momento".

La musica quindi, la difficoltà di lavorare in questo periodo, colmata dalle enormi possiblità offerte nel farlo a Roma: "Per fortuna a Radio Italia abbiamo avuto sempre artisti ospiti, tutto nel rispetto delle regole. L'attuale vantaggio è il movimento nella regione - precisa Cipri - ed ora è la nostra forza e anche di un territorio come la Tuscia, che molti stanno riscoprendo. Domenica, infatti, sarò a pranzo nel viterbese, in un ristorante meraviglioso che abbiamo scoperto".

Teresa Pierini