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Gallese omaggia il suo concittadino illustre: Publio Muratore

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GALLESE - Publio Muratore torna a casa: dopo l'omaggio viterbese, anche la città natale a cui è stato legatissimo racconta l'artista nel centenario della sua nascita e nel ventennale dalla sua scomparsa.

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Ancora una volta è la famiglia a raccontarlo, portarlo alla luce, attraverso l'allestimento curato dal nipote, l'architetto Vincenzo Publio Mongiardo, e il grande coinvolgimento emotivo delle figlie.

"Il disegno e l'artista" è un viaggio nei suoi appunti artistici, realizzati su carta da disegno ma anche su fogli ritrovati su un tavolo di un bar, dove Muratore ha abbozzato un'idea, un ritratto, un luogo, un modo per fissare un'immagine che sarebbe poi diventata protagonista di un quadro o di un affresco. E' come se fosse l'anima dell'opera stessa, l'abbozzo che ne ha poi permesso la nascita.

All'interno della sala polivalente del museo Marco Scacchi nasce così l'esposizione, divisa in quattro sezioni, le prime due con studi e bozzetti, una terza con quadri ad olio e acquerelli, l'ultima dedicata a Gallese, con le opere dedicata al suo paese.

L'inaugurazione si è svolta alla presenza dell'amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Danilo Piersanti e dalla presidente del consiglio comunale, Donatella Manno, delegata alla cultura, che ha sottolienato: "La nostra sala mostre è piccola e vi accogliamo fuori, siamo tanti e vi ringrazio. Saluto i sindaci presenti, di Calcata, Corchiano e Viterbo. Ringrazio la signora Serena Caputo che dona al.Comune un quadro di Muratore, che dopo la mostra sarà esposto nella sala".

La signora Caputo ha risposto con gioia: "Sono felice che rimanga nel luogo dove è apprezzato e sono felice anche di averlo conosciuto".

Apprezzamento anche dal sindaco che ha ringraziato i presenti per aver onorato il concittadino Muratore.

E' la figlia Maria Teresa a ricordare l'uomo: "Papà amava il suo paese natale e ci ha trasmesso questo amore. Era un obbligo e anche un enorme piacere celebrarlo nel centenario della nascita. Come famiglia Muratore abbiamo deciso di donare al museo il bozzetto del quadro che era già esposto qui a Gallese". Giorgio Felini, gallesano e professore, è la memoria scientifica: "Ho avuto la fortuna di partecipare alle ultime mostre per Publio - ha aggiunto -. Bellissimo che questa mostra sia organizzata dalla famiglia, ciascuno secondo i propri interessi e competenze. Durante la fase di allestimento hanno citato spesso Publio e come avrebbe sistemato l'esposizione, è come se fosse stato un po' qui con noi". Prima della visita le ultime parole del nipote Vincenzo Publio: "I disegni sono la via per un approccio intimo dull'artista: dai disegni di studio per passare ai bozzetti e le opere finite. Ovviamente non manca il riferimento a Gallese sulle sue opere pubbliche, il suo testamento d'amore per la terra e l'umanità".

Il pubblico ha poi ammirato la mostra, apprezzando e commentando. L'esposizione sarà visitabile con ingresso gratuito fino al 10 giugno 2018.

Oltre alla sala, Gallese trasuda dell'arte di Muratore: tra le tante opere l'affresco nella chiesa di San Famiano e un'edicola ex-voto affrescata nel 1948 al ritorno dalla guerra, salvo dopo essere sopravvissuto in un campo di concentramento.

Un'opera che si è rovinata, esposta a pioggia e sole, ridipinta identica su tavola nel 1996 dallo stesso artista, e appoggiata sul vecchio affresco ormai impossibile da restaurare.

Teresa Pierini