VITORCHIANO - La comunità vitorchianesez e l'artista G R insieme per un progetto a sostegno della ricerca sul Covid-19 dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" di Roma.
"A R K by G R" - questo il titolo del progetto - è finalizzato alla creazione, attraverso la performance, di un rapporto vivo tra l'artista e le persone partecipanti, in una prospettiva di community building.
I partecipanti possono inviare un selfie all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e l'artista realizzerà ritratti digitali veloci che saranno condivisi sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram "Visit Vitorchiano". I ritratti creati saranno donati alla città.
Si richiede un contributo volontario ai partecipanti da devolvere alla ricerca sul Covid-19 dello "Spallanzani". Tale progetto scientifico è volto alla realizzazione dello studio sulla biologia dei virus con modelli di coltura in vitro bidimensionale e tridimensionale, dello studio della patogenesi mediante marcatore di infezione e gravita e dell'ammodernamento delle attrezzature dei laboratori e della banca biologica dell'istituto.
Il progetto A R K viene così presentato dall'artista: "Penso che la nostra missione come artisti sia quella di fornire materiale per il futuro. L'Arte è un modo per vivere come sarebbe vivere in un mondo diverso, e che il mondo potrebbe essere rappresentato da qualcosa di elaborato o potrebbe essere rappresentato da qualcosa di semplice come un disco pop. Io stesso non faccio musica, ma credo che il mio disegno sia come la #poesia spaziale o la musica silenziosa che racconta la narrazione di ogni persona che incontro a 'ShareCulture'. Mentre altri artisti disegnano nelle coordinate cardinali di un mondo geometrico euclidiano, io disegno istintivamente muovendo i tratti del viso di qualcuno creando tracce semiottiche sovradeterminate, un po ' come quello che fanno i matematici in topologia, mentre immagino un mondo migliore".
G R (G.H. Rabbath) è un artista visivo, scrittore e docente. Utilizza la scrittura e l'arte visiva performativa e partecipativa. Nel 2011 rappresenta il Libano col vuoto istituzionale nel bel mezzo dell'Arsenale per la Biennale di Arte di Venezia con il suo progetto concettuale e performativo "Lo stato d'animo". Nel 2013 ha lanciato il progetto "Il mondo migliore" (Better World), con la cui mostra di ritratti dei palestinesi e del personale delle Nazioni Unite ha partecipato nel 2014 ai festeggiamenti ufficiali per l'Anno Internazionale della Giustizia per il Popolo Palestinese. Nel 2015 si è svolta un'edizione speciale del progetto dal titolo "La firma con la luce", documentato nel libro "The G.U.L.F." per conto della coalizione GulfLabor.org che combatte per i diritti del lavoro migrante nei paesi del Golfo. Rabbath nel 2018 ha lanciato il progetto "Il mondo migliore" in Europa utilizzando la pittura d'azione per connettersi in tempo reale con lo spettatore e creare un racconto insieme.