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Palazzo Cozza Caposavi: Chiovelli presenta il libro sulle pandemie nei secoli tra lo stato Pontificio e il Gran Ducato di Toscana

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BOLSENA - Si riaprono le porte di uno dei poli culturali più attivi della provincia, Palazzo Cozza Caposavi. Domenica 19 settembre, alle ore 18 l'arch. Renzo Chiovelli presenterà il suo libro trattante il tema delle pandemie nei secoli tra lo stato Pontificio e il Gran Ducato di Toscana. Ospite della serata lo storico della medicina e primario dell'ospedale di Acquapendente dott. Francesco Rollo.

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Patrocina l'evento il Rotary Club Pitigliano Manciano Sorano e l'Istituto per la storia del Risorgimento Italiano, per il quale il professor Antonio Quattranni farà un'introduzione, prima di presentare il libro "Epidemie, spedalità e medicina ad Acquapendente - Il morbo alla soglia del confine pontificio con la Toscana".

"A Bolsena, come in tutte le altre città che si trovavano sulle direttrici che conducevano dagli Stati stranieri verso Roma, durante i periodi di sospetto di contagio per peste, si chiudevano le porte, lasciando aperte solo le due principali attraversate dalla strada maestra. – riferisce l’autore Renzo Chiovelli - Su queste due porte, la Fiorentina e la Romana, venivano montati i cosiddetti 'rastrelli'. Questi erano delle strutture lignee a forma di recinto formato da assi di legno posti ad una minima distanza fra loro, in modo che i soldati posti a guardia della porta potessero vedere da lontano chi stava arrivando lungo la strada. I rastrelli venivano montati davanti le due porte rimaste aperte della città e si aprivano sulla strada con un cancello ligneo. Ma l'apertura avveniva solamente dopo che le guardie avevano disinfettanti e controllato la 'fede di sanità' dei viaggiatori: una sorta di greenpass dell'epoca, che veniva rilasciato dalla città di residenza o di partenza del viaggiatore".

"Anche le merci e la posta subivano alle porte il trattamento di disinfezione, mediante 'fumigazione' o 'profumazione' con aceto. – continua Chiovelli - A Bolsena, essendo posta sul lago, veniva sorvegliata anche questa possibile via d'accesso. Il porto sul lago, durante i sospetti di epidemie, veniva sorvegliato da due soldati di professione, inviati da Acquapendente, dove risiedeva il monsignore nominato Commissario alla Sanità, che aveva il compito di dirigere tutte le operazioni del 'Cordone sanitario' lungo il confine tosco-laziale e di emanare leggi speciali per prevenire il contagio".

Per prenotarsi (green pass obbligatorio) chiamare al 3428530373.

Palazzo Cozza Caposavi, fresco della join venture appena siglata con Vittorio Sgarbi e Palazzo Doebbing di Sutri, continua ad attrarre pubblico e a proporre eventi culturali nella bella città lacustre, distinguendosi nonostante la pandemia nella realizzazione di eventi in sicurezza e di interesse per un pubblico sempre più vasto.

Sempre questo week end, il palazzo ospiterà la Biennale del Merletto, che sarà possibile visitare sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

"Due motivi in più per una gita al lago in questi week end settembrini" precisano dall'ufficio comunicazione Vesconte.