Il nostro sito utilizza cookie e tecnologie simili per ricordare la vostra visita, raccogliere statistiche delle visite e adattare il nostro sito ai vostri interessi. Per maggiori informazioni o per impostare le preferenze dei cookie, in qualsiasi momento è possibile utilizzare il nostro strumento «Impostare le preferenze dei cookie» riservato a chi è registrato al sito. Accettando si prosegue la navigazione e si acconsente all’ installazione dei «cookie» da parte nostra o di terzi.

"Rosina" conquista la cima di Gloria: la Macchina è pronta per il Trasporto

VITERBO - La Macchina di Santa Rosa è completa: la statua raffigurante la piccola "Rosina" ha raggiunto la cima di Gloria, installata dall'architetto Raffaele Ascenzi con il supporto di Vincenzo Fiorillo e del team dell'Edilnolo.

Un gesto ormai atteso dai viterbesi, che vedeva come novità la nuova amministrazione, guidata da Giovanni Maria Arena. Prima del sindaco, l'intervento del vescovo Fumagallli e la benedizione della statua.

"Dobbiamo porci in ascolato di quello che dice Santa Rosa, cheil suo messaggio diventi imitazione per l'amore che ci dà. Guardiamo la statua e chiediamogli l'amore per la città e ciascuno di noi, così il Trasporto sarà il culmine di questo amore. Grazie ai facchini e all'amministrazione che organizza questa festa". Parole a cui è seguito il Padre Nostro e la benedizione, prima del tradizionale "Evviva Santa Rosa", mutuato dal grido del capofacchino, ormai sempre più nelle corde del vescovo della città.

Un emozionato Arena prende la parola e ammette: "Non c'è niente da fare, un gesto che si ripete ogni anno e ci dà sempre la più grande emozione. Fiorillo che si impegna, Raffaele che da ieri è in un'altra dimensione. È bellissimo rappresentare tutti i viterbesi., magari indegnamente, daremo il massimo per dare la giusta immagine della citta".

Poche parole per lasciare spazio alla protagonista, la statua, ora benedetta, non prima del tradizionale grido del capofacchino Rossi, che scherzando interviene "A grande richiesta", e incita: "Cittadini di viterbo, evviva Santa Rosa" per le tradizionali tre volte, ricevendo l'evviva di risposta.

La statua viene messa sullì'elevatore per il suo viaggio verso il Campanile che cammina, che vedrà la sua "mossa" il 3 settembre. Appena fissata in cima la Macchina si spegne, rimane accesa solo lei, la protagonista, tra gli applausi dei viterbesi. Raffaele e i tecnici possono scendere, ma il viaggio si ripete, stavolta vogliono vedere il posizionamento da vicino l'assessore Contardo e il prefetto Bruno, si risale, in una sorta di giostra. Sotto tutto si prepara per l'altro gesto da ripetere, il centesimino d'oro da far inserire dal primo cittadino nella brocca di "Dai centesimiano".

Torna il prefetto e si procede all'ultima cerimonia, condotta da Rodolfo Valentino, ideatore della staffetta di Lux Rosae, a cui si è aggiunta l'idea della raccolta fondi che inizia a Santa Rosa e si conclude a Natale: "Lo scorso anno abbiamo raccolto 3.071 euro... dobbiamo superarli, perché in questo periodo siamo tutti d'un sentimento".

Il sindaco è pronto al gesto formale che apre la raccolta e ricorda: "Le offerte saranno consegnate al Campo delle rose. Non dobbiamo mai dimenticare chi ha bisogno, e in questo caso pensiamo ai 24 ragazzi autistici che necessitano di questa struttura che può accoglierli vicino casa".

Il primo "dlin" si sente, è il centesimo d'oro versato da Arena, poi seguono tante offerte, in tanti si avvicinano, chi inserisce centesimi, chi si posta su euro di moneta e di carta, tutti partecipano, segnale positivo per una raccolta che dovrà portare buoni frutti. La brocca ora seguirà le varie tappe della festa, da San Sisto alle cene in piazza, poi Palazzo dei Priori, il santuario, ogni luogo simbolo vedrà materializzarsi la brocca che simbolizza uno dei primi miracoli di Rosa.

T. P.