Per nulla impauriti dal maltempo, nonostante l'organizzazione abbia rinunciato a gran parte dei gazebo per sicurezza in caso di vento, la serata di sabato è stata davvero incantevole. La magia della festa ha allontanato il temporale, che le cronache hanno poi abbondantemente raccontato sul litorale, e nonostante un leggero vento, sempre caldo, chi ha scelto di esserci ha vissuto una serata speciale.
Protagonisti della giornata i giornalisti di settore, che dal mattino hanno avuto modo di conoscere tutti i dettagli del vino principe della Teverina: il Grechetto. Tra questi uno dei decani, Urano Cupisti, free lance e collaboratore delle principali riviste del settore, ha confidato le sue sensazioni: "Abbiamo degustato varie annate, il più giovane, del 2018, ha una valutazione davvero alta, che mi sento di attestare su 85 punti almeno, a dimostrazione che il territorio sta sempre crescendo, anche se sono ancora troppo poche le cantine, solo il 30% del totale, ci vuole coraggio. Andando indietro negli anni, verso il 2016 qualche Grechetto dimostra di essere ancora longevo ma qualcuno dimostrava già di essere al capolinea - ha confidato incitando a lavorare sempre meglio -. Poi ci sono le eccellenze, e ovviamente le abbiamo toccate nella cantina Mottura, dove ci siamo avventurati a degustare un ottimo 1995. E' stata una piacevole esperienza, che sto vivendo in questo borgo, meraviglioso, in cui passeggio da stamani, un viaggio nella storia che stasera, con la festa del vino, è diventata ancora più piacevole, immerso in una manifestazione elegante e davvero da vivere".
Il gruppo dei giornalisti ha poi seguito il direttore Carlo Zucchetti, insieme al presidente della Pro loco, Luca Giugliotti, degustando la cena all'interno del castello, mentre gli avventori si dividevano tra le varie proposte enogastronomiche, da gustare comodamente seduti nei tavoli tondi in piazza o magari assaggiando taglieri e fritti da passeggio, alla ricerca dei banchi di vino nelle incantevoli piazzette di Civitella.
La festa continua anche stasera, domenica 28 luglio, quando si proverà ad esorcizzare di nuovo il temporale, ormai avviato ad abbandonare la Tuscia.
T. P.