Hanno risposto all'appello il Comune, che aveva organizzato la celebrazione in collaborazione con don Massimiliano Balsi e la Basilica Santa Maria delle Quercia, il comando provinciale del Carabinieri e tanti colleghi. In chiesa erano presenti il sindaco Arena, con gli assessori Mancini e De Carolis, il comandante Antonazzo e molti Carabinieri tra cui il tenente Iannaccone, che da maresciallo istruì Proietti a calarsi nella divisa, e tanti colleghi di allora: Veronica Pivetti, Massimiliano Virgili, Paolo Gasperini, Massimiliano Pazzaglia, Angelo Sironi, Daniela Scarlatti, il regista Nicola Barnaba, la costumista Marina Maruccia, Edoardo Lucarelli che si è sempre occupato di trovare le comparse, praticamente mezza città. Ovviamente presente Simona Tartaglia, moglie del regista Capitani, che sul set ebbe il ruolo fondamentale di casting.
Toccanti le parole di don Massimiliano, che per primo ha ringraziato i due grandi artisti sia per quello che sono stati che per l'arte che hanno lasciato al mondo, compreso far scoprire il senso più vero della città e di averla fatta conoscere ovunque, creando un legame concreto ed importante con Viterbo stessa.
Simona ha portato i saluti della famiglia Proietti, da loro ha ricevuto un messaggio di ringraziamento, che precisava quanto fosse difficile in questo momento lasciare Roma e i tanti impegni che si sono trovate ad affrontare dopo la comparsa di Gigi. Ancora emozionata per aver riascoltato dalla voce di Proietti il saluto all'amico Giorgo nel giorno del funerale romano (clicca qui per vedere il video), è riuscita a salutare i presenti: "Ho davvero colto con emozione la Preghiera dell'artista per Giorgio letta da Gigi. Sono felice dell'abbraccio della famiglia Rocca, parte integrante sia di questa città che dei Carabinieri".
Un legame sottolineato anche dal sindaco Arena che dopo aver ringraziato tutti ha raccontato un episodio personale: "Ho indelebile il ricordo di mia madre, in un letto d'ospedale, che nonostante la scarsa salute rideva di gusto con gli interventi di Gigi. Grazie a lui e a tutti loro per aver dato luce alla nostra città".
Episodi emozionanti anche per il tenente Iannaccone, protagonista del set e di tutta la lavorazione, dove le divise ormai si confondevano tra quelle degli attori e quelle vere: "Erano protettivi con me, specie Giorgio, d'inverno si preoccupavano che prendessi freddo perché ero senza giaccone. E poi le serate infinite in hotel, quando a Gigi bastava una chitarra per arrivare alle 4 del mattino. Erano entrambi innamorati dell'Arma, ora preghiamo per loro".
Emozione fortissima per Veronica Pivetti, che non è riuscita a dare altro che un veloce saluto, e per i ragazzi della famiglia Rocca, ormai cresciuti, tutti felici di tornare nel viterbese, ripercorrendo le stesse strade fatte mentre giravano. Ricordano Sergio Fiorentini, l'indimenticabile Cacciapuoti, e tanti altri che hanno lasciato questa terra, e tutti insieme ringraziano per la grande crescita professionale avuta in anni di vita sul set.
Un saluto emozionante per tutti, perché Rocca è stato per anni uno di noi, un viterbese doc che attraverso l'ironia Gigi Proietti e la professionalità di Giorgio Capitani è andato oltre il personaggio, diventando un mito immortale.
Teresa Pierini