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Consiglio Regionale Lazio: emozione ed elezioni, tutto come previsto

ROMA - E' andato tutto come previsto, se non addirittura al di la delle aspettative, nel primo consiglio della Regione Lazio, al suo insediamento questa mattina.

L'emozione intanto, sia di chi ritorna come Sabatini e Panunzi che delle matricole, per la Tuscia Valentina Paterna, come quella dei familiari, riuniti "nell'acquario" a confondersi con la stampa.

Trai i primi ad entrare nell'aula il presidente Rocca, ancora vuota senza consiglieri, verificati mano a mano a vista (e a foto) dai commessi per posizionarli nei vari scranni. L'aria è serena e le pacche sulle spalle si notano subito. Dopo il varo della giunta di ieri anche in consiglio filerà tutto liscio.

Si posiziona la giunta, davanti i consiglieri, maggioranza a destra rispetto a Rocca, gli altri a sinistra, e si dichiara aperta la seduta con l'inno di Mameli, cantato da molti esponenti, seguito dal minuto di silenzio in ricordo di Bruno Astorre.

Il primo passo è la votazione del presidente del Consiglio, il papabile è Aurigemma che affronta lo scoglio del quorum, in prima chiama servono 34 voti e ne conquista 33, segno che alla successiva sarà fatta, ne bastano 31. Vince ma con ben 36 voti, un aumento atteso anche dagli sguardi tra maggioranza e opposizione. Si approva all'unanimità il verbale e la pratica è conclusa al secondo voto. C'è spazio anche per augurare buon compleanno al consigliere D'Amato.

Antonio Aurigemma conquista lo scranno più alto e ringrazia chi lo ha votato e chi non lo ha fatto, promettendo un atteggiamento super partes, certo che convincerà anche chi non ha scritto il suo nome sulla scheda.

Giuseppe Cangemi e Daniele Leodori sono votati come vice presidenti.

L'era Rocca è iniziata.

Teresa Pierini e Anselmo Cianchi