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Golden Gala Pietro Mennea: grande festa di sport ma l'azzurro domina solo con Diaz

ROMA - Era attesa come una grande festa di sport, che per il pubblico si legge "successi". Il Golden Gala Pietro Mennea ha attirato migliaia di spettatori allo stadio Olimpico, che però hanno dovuto applaudire atleti non azzurri, fatta eccezione per Diaz al salto triplo.

Mentre si attendono in pista Tamberi e Jacobs è proprio il cubano naturalizzato italiano a far capire che la pista del triplo sta aspettando solo lui. E mentre salta e aumenta il suo score, nella calda serata romana ai blocchi di partenza arrivano atlete ed atleti master, ma anche ragazzi speciali e una fantastica staffetta mista 12x200 che colora di gioia la pista, con ragazzi provenienti da squadre romane ma anche Latina, Rieti e tanti altri luoghi limitrofi. Peccato per l'assenza di Viterbo, speriamo che in una prossima edizione possano giungere anche giovani atleti ed atlete gialloblù. Per la cronaca vince la squadra di Latina, che vengono premiati da Stefano Mei.

Proseguono le gare, disco,400 metri, corse ad ostacoli, salto con l'asta femminile, peso, dove Fabbri arriva secondo, ma purtroppo la manifestazione prevede la medaglia solo per il vincitore.

Mentre si svolge una straordinaria 3000 donne, inizia il salto in alto con protagonista quel Gimbo Tamberi che la curva porterebbe volentieri ad altezze incredibili. Anche L'atleta cerca il riscatto, dopo Parigi vuole sentirsi di nuovo protagonista. Salta 2,20 e poi 2,24 col brivido, due tentativi per 2,27 ma non c'è nulla da fare per 2,30, che ha provato a saltare nel silenzio assoluto dello stadio. La delusione c'è e si nota, ma il pubblico non lesina applausi.

Arriva la gara più attesa, i 100 metri, ennesima occasione per Marcel Jacobs che dopo aver fatto sognare i tifosi a Tokyo non è riuscito a bissare a Parigi, nonostante un ottimo tempo, purtroppo più alto rispetto agli altri atleti, giunti tutti in una manciata di centesimi che hanno fatto la differenza. Parte la gara più veloce dell'atletica e Marcel nota subito che non può farcela, molla e vede avanti a se tutti gli altri. Delusione anche per lui, ma c'è ancora tempo per sognare e provarci, con la prossima stagione di gare, puntando a Los Angeles 2028.

Teresa Pierini e Anselmo Cianchi