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FdI gioca d'anticipo e lancia i candidati sindaco delle amministrative di giugno

Provincia
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VITERBO - Grande fermento politico in vista delle prossime tornate elettorali: ieri mattina, in casa Fratelli d’Italia, alla presenza del deputato Mauro Rotelli, del portavoce provinciale Massimo Giampieri e del consigliere provinciale Gianluca Grancini sono stati presentati ufficialmente i due candidati sindaci per le città più grandi della provincia che andranno al voto: Alberto Cataldi per Civita Castellana e Alberto Riglietti per Tarquinia.

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Il partito di Giorgia Meloni parte così in anticipo, come già accaduto per le amministrative viterbesi dello scorso anno, annunciando di aver già pronta la squadra, in attesa delle mosse degli alleati.

“Si tratta di due comuni che presenteranno alle elezioni delle liste con il simbolo Fdi – ha spiegato Giampieri – questo però non preclude successive aperture o coalizioni in vista di un fronte più compatto come succede già a livello nazionale, dove il centrodestra unito risulta vincente”.

“Cataldi e Riglietti rappresentano, ognuno a loro modo, una novità – ha aggiunto Rotelli – il primo per la giovane età, il secondo perché porta Fratelli d’Italia a Tarquinia per la prima volta.
Tante sono le idee e le proposte che il nostro partito ha in mente per il territorio, a partire da un incubatore di Start Up che potrebbe essere rappresentato dal distretto industriale di Civita Castellana”.

“Il nostro programma - spiega Cataldi – si basa su alcuni punti specifici che mirano a comprendere l’intero comune falisco, dal centro alle periferie.
Per tale motivo abbiamo previsto delle specifiche importanti, come ad esempio un assessore addetto alle frazioni o dettagliati interventi proprio per la rinascita del centro storico cittadino.
E poi ancora controlli incrociati per ridurre l’evasione relativa all’imposta sui rifiuti oppure criteri più stringenti per l’assegnazione delle case popolari”.

“Per quanto riguarda Tarquinia – ha concluso Riglietti – la priorità è innanzitutto un rilancio del turismo, il settore più importante della nostra città profondamente mortificato dalle problematiche connesse con gli scarichi che confluiscono al mare dal fiume Marta.
Stiamo poi studiando un piano con le associazioni di commercianti per lo sviluppo di artigianato e commercio ed interventi mirati per la salvaguardia dell’ospedale.
Provvedimenti concreti ed attuabili che potrebbero migliorare concretamente la vita dei tarquiniesi, aldilà dei sogni irrealizzabili che qualcun altro propone.”