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Fondazione si apre alla città e riunisce i vincitori delle ultime elezioni

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VITERBO – Fondazione, l'attivissima associazione creata da Gianmaria Santucci cinque anni fa in occasione delle amministrative, pianta la bandierina in via Vicenza accogliendo i vincitori delle ultime elezioni, da destra a sinistra. Guai a parlare di candidati sindaco, di 27 maggio, di urne, per oggi Santucci chiede una tregua, come succede alle olimpiadi che fermano la guerra, e lascia spazio a chi dimostra di voler bene al territorio.

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Taglio del nastro e poi interventi per i neo senatori Battistoni e Fusco, il neo deputato Rotelli e il confermato consigliere regionale Panunzi, tutti invitati dallo stesso Santucci.
Tanti gli amici presenti, sia chi in Fondazione opera da anni, Barbieri, Oddo, tanti simpatizzanti, il direttore di Confartigianato Andrea De Simone, per i consiglieri comunali, da Grancini a Micci, passando per Moltoni e Insogna, Forza Italia rappresentata da Arena e Bacocco, e per l'anima mariniana Mario Lega.

“Non c'entra nulla con la campagna elettorale. Ci sono quattro amici dell'Isola che non c'è – esordisce Santucci – la manifestazione dedicata alle persone normali, in cui tutti loro hanno creduto. Francesco (Battistoni, ndr) non è mai comparso ma ci ha dato una grossa mano. Ringrazio le istituzioni nel tempo presenti, nelle varie edizioni. Questa è la sede di un'associazione nata per fare promozione sociale, incontri, convegni, progetti. E' uno spazio aperto a tutti, non ci interessano i partiti ma fare bene per il nostro territorio”.

E' Panunzi (Pd) il primo a dare conferma: “Questo è il prosieguo di tanti inviti ricevuti da Gianmaria. Sono contento del taglio che è stato in grado di dare. Oggi è difficile interpretare il modo di fare politica ma di certo non puoi cambiate pelle all'ultimo. Serve autonomia in politica, bisogna essere in grado di valutare le proposte da quello che sono, e non in funzione di chi le dice. Va sempre tenuto conto del benessere del territorio, spero che questo diventi un luogo di proposta. Faccio un appello a voi – chiede Panunzi rivolgendosi ai tre parlamentari presenti -: un referendum ha detto che la provincia è ente costituzionale, bisogna ridare dignità a questa istituzione, la gente deve avere un'istituzione di prossimità e devi poter eleggere i propri rappresentanti”.

Battistoni, in attesa della sua conferenza pomeridiana, inizia ad esprimersi: “Una settimana fa eravamo in silenzio elettorale, due domeniche fa eravamo insieme all'evento organizzato da Gianmaria, oggi siamo qui insieme, eletti. Sono certo che anche quell'incontro ci ha fatto da volata, dobbiamo prendere esempio da questo tipo di iniziative, le idee interessanti e le proposte per lo sviluppo del territorio ci vedranno in prima linea. Noi tre avremo una nuova esperienza in Parlamento, vogliamo dimostrare qualcosa di diverso, specie rispetto a chi ci ha rappresentato negli ultimi 5 anni. Per l'appuntamento elettorale di Viterbo è necessario metterci a tavolino ascoltando anche l'ambiente civico”.

Anche Fusco accoglie volentieri il bagno di folla: “Importante vedere tanta gente e Gianmaria che lavora sempre sul territorio per raccogliere idee. Oggi non parliamo di comunali ma siamo pronti all'incontro. D'accordo sulle Province, vanno rimesse in campo come stanno facendo in Sicilia, pronti a lavorare con la Regione. Sono tanti i temi sul tavolo, dalla sanità, e qui mi rivolgo di nuovo ad Enrico, alle famiglie lasciate sole mentre si spendono soldi per altri che alla fine sono clandestini. Da lunedì mi impegno per capire cosa sta succedendo alla signora di pianoscarano che rischia di finire fuori casa con la figlia disabile. Come avete visto casi così li abbiamo anche noi, così vicini, smettiamo di pensare solo agli altri”.

In ordine alfabetico, gli ultimi ringraziamenti sono spettati a Rotelli: “Grazie a voi che siete colonna di questo movimento, la miglior risposta all'antipolitica. Oggi abbiamo molta fiducia, saremo responsabili. Questo era un istituto bancario, devo dire che oggi lo trovo migliore, è molto più bello, con il suo pieno di contenuti. È così che si fa la differenza. Bello lo stile di Gianmaria, che ha sempre agito senza steccati, pensando al futuro”.

Fondazione apre così le porte della sua nuova sede in via Vicenza 93, nei locali lasciati liberi da un istituto di credito aretino vicino alla famiglia Boschi, passato alla cronaca per la triste storia dei risparmiatori disperati. Dalle macerie finanziarie allo spazio aperto, dal verde al blu, un'aria nuova.

Teresa Pierini