VITERBO - Dalla Macchina di Santa Rosa ad un altro simbolo cittadino, Prato giardino: la squadra di Gloria si ritrova insieme per riportare ai lontani fasti il parco pubblico più amato dai viterbesi.
Vincenzo Fiorillo, come realizzatore con la sua azienda, e Raffaele Ascenzi, quale architetto ideatore delle migliorie da realizzare, un duo che sembra ormai capirsi al volo e che oggi ha mostrato e spiegato alla stampa, insieme al sindaco Arena e all'assessore Contardo, come sta cambiando e soprattutto come cambierà ancora il parco a ridosso delle mura castellane di Porta Fiorentina.
Soddisfatta l'amministrazione comunale per l'impegno di spesa da 400mila euro (con lavori da terminare entro dicembre 2021 per motivi di bilancio, compresa la parte conclusiva che sta andando ora a bando). “Questo parco era davvero ridotto male – sottolinea il sindaco Arena – con un degrado che teneva lontane famiglie e bambini. Il primo passo sono stati i controlli, grazie alle forze dell’ordine che hanno fermato lo spaccio, ora è il momento degli interventi che lo stanno riportando all’antico splendore".
Realizzati già i lavori di sistemazione dei viali, delle fognature e delle zone verdi (nelle foto la differenza tra prima e dopo dei viali e del parco, più un tombino intasato): "I viali principali sono stati coperti di breccino, nei controviali interni abbiamo scelto la terra battura. Grande attenzione è stata portata all'impianto fognario, che era ormai intasato e inutilizzato. Presto arriveranno i bagni pubblici, le storiche panchine in peperino e una serie di attrezzi da palestra, anche per diversamente abili, e il bar. Non escludo che si possa creare una sorta di arena per gli spettacoli, come era presente in passato, ma escludo categoricamente che qui torneranno le giostre, che saranno spostate nell'area nuova dopo il cimitero. Le aiuole saranno bordate con peperino, perché è impossibile mettere reti che possono diventare un ostacolo. Ma ricordo a tutti che sono aiuole e come tale vanno rispettate, specie da chi porta i propri cani, che devono rimanere al guinzaglio, questa non è un'area di sgamabatura ma un parco pubblico".
La parte più difficile è stata proprio quella relativa alle fognature, come sottolineato da Fiorillo e Ascenzi: "I tombini erano intasati ed inutili, non si sapeva più dove passava la fognatura - precisa l'architetto - ora con i lavori tutto funziona regolarmente, oltre ad essere più bello, e non capiterà più di vedere la cascata d'acqua verso la via che porta allo stadio. La scelta del breccino bianco è per stabilità e bellezza, vedrete che presto tutto si assesterà, grazie alle prime piogge e al passaggio delle persone e non ci saranno più difficoltà con i passeggini. Si è trattato di un intervento importante, perché l'area si estende su più di 4 ettari, di cui più di 2 dedicati al camminamento e ai cittadini".
Teresa Pierini