MILANO - Seconda conferenza nazionale per il comitato di Terapia domiciliare precoce Covid 19, che dopo aver riempito piazza del Popolo a Roma ha conquistato piazza Duomo, nel capoluogo lombardo.
Un gesto simbolico e significativo, una città che ha rappresentato il nord Italia, colpito duramente nella prima fase dell'emergenza coronavirus e, come il resto d'Italia, di nuovo nella seconda.
Il palco di piazza Duomo ha raccolto le voci dei protagonisti, di nuovo: medici in camice bianco che hanno potuto raccontare la propria esperienza professionale, parlare dei tanti pazienti guariti e magari affondare qualche colpo contro chi si ostina ancora a non riconoscere l'efficacia delle cure, come avviene in ogni malattia curabile, ovviamente se presa in tempo.
Precoce è la parola chiave, che si contrappone e stride fortemente con l'altra che impongono i protocolli: vigile attesa. Attesa di cosa? Di vedere un peggioramento? Qualcosa che va in netto contrasto con il giuramento di Ippocrate.
Tanti gli argomenti trattati dai vari medici, che hanno parlato di nuovo "in scienza e coscienza", portando esempi chiari e documentati. Non ci sono negazionisti, non ci sono no-vax, c'è solo tanta voglia di curare e farsi curare, i primi sul palco a raccontare come hanno fatto, vincendo, i secondi tra il pubblico, distanziati, con le mascherine, rispettando regole e tutti vivi e vegeti, salvati da un gruppo di professionisti che ha deciso di fare i medici e non i buracrati.
Non siamo medici, per questo non ci azzardiamo a riportare nomi di terapie o altro che potrebbe solo danneggiare il buon lavoro fatto finora, consigliamo invece di documentarsi, sentire le testimonianze e poi farsi un'idea, da soli, senza intermediazioni e senza filtri. Per fare questo basta cliccare qui (https://www.facebook.com/terapiadomiciliarecovid19/videos/293924359072583) e seguire la registrazione della diretta andata in onda. Purtroppo pochissimi telegiornali hanno riportato la notizia, Studio aperto, che ha intervistato medici e l'avvocato Grimaldi, e qualche quotidiano. Diecimila persone in piazza non fanno notizia, come non fanno notizia centinaia di migliaia di pazienti curati. Tutto grazie a facebook, che ha fatto da canale, e quella frase ormai storica "contatto paziente medico avvenuto", segno che un positivo al Covid da quel momento è ascoltato, accudito, curato.
E la politica è ancora sorda.
Teresa Pierini