VITERBO - Il risultato è stato ottenuto: finalmente la città si esprime a favore del suo campione, Leonardo Bonucci. C'è voluto tempo, poco più di due giorni dal trionfo di Wembley, e ci sta, ma ben 4 anni dall'atto formale che riconosceva il leone viterbese come persona "benemerita".
C'è voluto il goal del pareggio, la zampata da leone che ci ha portato in pari con l'Inghilterra, sommato poi al rigore centrato nella lotteria finale, bis della bomba tirata contro la Spagna nella stessa situazione.
Presto, appena sarà possibile unire gli impegni del campione con i suoi spostamenti, Bonucci sarà accolto nella sala d'Ercole per ricevere la benemerenza civica (Viterbo si inchina al suo campione: presto sarà consegnata la benemerenza civica a Leonardo Bonucci), il riconsocimento pubblico che viene dato ad un cittadino che ha dato lustro fuori dalle nostre (ristrettissime) mura. Era successo già con la bravissima dottoressa Marta Schirripa e non solo.
Si era parlato di cittadinanza onoraria ma sono sorti problemi, perché da statuto un cittadino nato a Viterbo, quindi viterbese d'origine, non può ricevere anche l'onoraria, essendo già cittadino. Diverso il discorso in altri paesi della provincia, dove la decisione passa dal sindaco, come accaduto con Marco Mengoni a Ronciglione o alle tante cittadinanze sutrine concesse da Sgarbi. A Viterbo la decisione è del consiglio comunale e ha regole da rispettare.
La luce in questa situazione è stata accesa dal consigliere Insogna, che ha ricordato un atto formale nel 2017, riassunto in queste parole: "Era il 2016, da capogruppo del Psi presentai una mozione per dare appoggio a Bonucci. Era appena passato dalla Juve al Milan ed era sotto attacco da parte di alcuni tifosi. Pensai che era giusto difendere un nostro concittadino in quel momento difficile. Dalla mozione si passò all'ordine del giorno, che fu votato in consiglio, concedendo la benemerenza civica a Leonardo, che vestì la maglia della Viterbese prima di andare in serie A. Da quel momento, era luglio 2017, sono stato pronto, con gagliardetto e tutto il resto, e l'ho periodicamente ricordato all'ex sindaco Michelini e ora ad Arena.
Si vede che è giunto il momento - conclude Insogna - finalmente viene ripotata in evidenza quella decisione già votata e decisa e dopo quattro anni facciamo quello che dovevamo fare da tempo. Ora Leonardo non ha più bisogno di aiuto, tutti lo riconoscono come campione e protagonista della vittoria agli europei, con la sua prestazione sportiva fondamentale per il risultato finale".
Una storia a lieto fine, che porterà gioia a Leonardo, alla famiglia, all'intero quartiere di Pianoscarano e a tutta la città, che a prescindere dal tifo che si porta nel cuore, non può non abbracciare uno dei protagonisti della nazionale azzurra.
Ricordiamo infine che Leonardo Bonucci è stato nominato Facchino di Santa Rosa onorario nel 2016, con una cerimonia blindatissima che si svolse sempre a Palazzo dei Priori.
Teresa Pierini