VITERBO - Delusione tra le socie dell'associazione fibromialgici Libellula Libera ache ieri hanno atteso invano l'accensione viola del Palazzo Papale.
Contrariamente a quanto annunciato nei giorni scorsi, quando dal Comune si comunicava l'adesione alla Giornata mondiale della sindrome fibromialgica, la sera del 12 maggio il simbolo cittadino è restato spento.
Una situazione che ha profondamente amareggiato tante malate e i loro familiari, come precisa il presidente Francesco Piccerill, in una lettera aperta indirizzata alla dottoressa Scolamiero: "Buongiorno Signor Commissario - scrive - il senso di appartenenza al proprio paese e alle proprie tradizioni nasce e si rafforza con la credibilità delle parole e dei fatti concreti, in particolare di colui che rappresenta l’intera città.
Non le ho chiesto la luna, ma un semplice gesto di sensibilità e solidarietà nei confronti delle persone affette dalla Sindrome fibromialgica, l’illuminazione di viola di un sito storico per la 'Giornata Mondiale della fibromialgia”'. Anche in presenza di una comunicazione con cui Lei aveva autorizzato l’illuminazione, devo a malincuore comunicarle che tutto ciò non è avvenuto. Tante sono state le fibromialgiche che si sono recate sul sito (palazzo Papale) tutte Donne, per assistere a questa manifestazione di vicinanza e di affetto da parte dell’amministrazione.
Gentilissima dottoressa - conclude - con grande rammarico devo comunicarLe la delusione che aumentava man mano che passavano le ore, e le assicuro che questa delusione crescerà ancora di più nei giorni che verranno, perché tale disservizio è stato interpretato come un atto di indifferenza, insensibilità e non curanza".
In tante sono restate fino alle 23, mentre il presiente tornava da Roma, dopo un incontro al Senato della Repubblica, dove è invece riuscito ad ottenere attenzione e soldiarietà: "Sono riuscito a far accendere le luci viola a Palazzo Madama (nella foto di apertura, ndr), e la cosa non ha funzionato nella città dove vivo? Sono molto amareggiato - aggiunge ancora Piccerilli, raggiunto telefonicamente dalla redazione - perché mi ero adoperato, facendo la richiesta tramite pec e ricevendo una risposta positiva, tanto che poi la notizia è stata anche diffusa dai canali di comunicazione del Comune, e si trova ancora sul sito dello stesso. Potrebbe essere successo qualcosa, un guasto o un problema tecnico, ma nessuo si è preoccupato di verificare, e nemmeno di farci sapere perché sia avvenuto, proponendo magari di estendere l'iniziativa, non andata in porto, ai prossimi giorni. L'accensione è un gesto simolico per noi importante, perché evidenzia il disagio di una malattia invisidibe, in quanto non riconosciuta come invalidante dal ministero della salute, infliggendo un cambiamento totale di vita per i continui dolori che provoca. Il 12 maggio è per noi un punto di riferimento e questa mancanza viene da noi considerata come un segno di indifferenza".
Una brutta figura, ma siamo certi che sarà ancora possiible rimediare, porgendo le scuse e organizzando qualcosa che, come spiegava proprio il Comune, renda visibile ciò che è ancora è invisibile, come la scorsa notte.
Per ulteriori informazioni: https://libellulalibera.it – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Teresa Pierini