VITERBO - Un mese di campagna elettorale, molto avvelenata e con un'infinità di appuntamenti ed impegni, per arrivere ad alcune conclusioni che erano ben prevedibili. La prima? Quasi sicuramente il ballottaggio sarà Troncarelli - Frontini e quindi la città dei papi avrà la sua prima sindaco donna.
La seconda certezza è la frammentazione del voto, con tantissimi disgiunti e un'infinità di errori tra gli elettori, che talvolta hanno dato la preferenza ad un candidato sindaco, scegliendo una lista fuori dalla coalizione preferita in precedenza e magari aggiungendo il nome di un consigliere da un'altra parte della scheda.
Tanti, troppi candidati consiglieri hanno confuso i votanti e magari li hanno convinti che era possibile esprimere il voto al consigliere a prescindere da quello del partito.
Nei seggi che abbiamo visitato, e dove lo spoglio è tuttora in corso, la decisione sembra abbastanza scontata, prima dovrebbe arrivare Alessandra Troncarelli e seconda Chiara Frontini, che quasi raddoppia i consensi (percentuali) di quattro anni fa. Segue Laura Allegrini, altro dato scontato, e sotto l'ultima donna, Luisa Ciambella in linea con Ubertini. Pochi voti all'estrema sinistra per D'Ubaldo, anche se sempre nelle sezioni da noi visitate. e quindi non certo un dasto statistico, abbiamo visto molte schede con D'Ubadlo sindaco associato ad un voto per una delle liste della Troncarelli. Outsider Cardona, per Paragone, che pur si difende bene e nonostante sia partito forse troppo tardi sta lottando per raggiungere la soglia necessaria al seggio, e Scuderi, lui partito prestissimo e forse, diranno i dati, proprio non arrivato.
Dal punto di vista delle preferenze, sembra aver premiato il voto sparso a qualche amico o parente, quasi sempre disgiunto, e i "senatori", i consiglieri uscenti, i politici più conosciuti che qualche preferenza la strappano. Più d'opinione il voto dato a Chiara Frontini, spesso solo alla liste se non addirittura solo al candidato sindaco.
Grave il numero dei votanti: su 53435 aventi diritto si sono recati ai seggi solo 32921, il 61,61%, e stavolta meno donne, numericamente maggiori nel comune di Viterbo, il 61,17%, mentre gli uomini hanno raggiunto la percenturale del 62,08.
Nei prossimi giorni arriveranno i tempi dei processi, con tutti i numeri alla mano, per vedere quanto danno ha fatto a se stesso il centro destra divedendosi, come quanto sarà importante il voto della Ciambella come serbatoio per la Troncarelli, magari con un posto in giunta o come vicesindaco, in caso di vittoria. E qui chiudiamo parlando di alleanze: Chiara Frontini è civica, con un'origine nella destra, e potrebbe avere il supporto di qualche ex (o ancora attuale) amico/a. Come accadde nel 2018 per Rossi che si schierò con Michelini, stavolta, a parti invertite, i civici potrebbero avere l'appoggio di qualche partito istituzionale, anche senza apparentamento, cosa che allargherebbe i numeri della maggioranza senza intaccare le liste della candidata sindaco vincente.
E' presto per parlarne, in serata (speriamo) si avranno i dati ufficiali e inizieranno i bilanci. Ma la scelta dei viterbesi per il ballottaggio sembra ormai scontata.
A presto per ulteriori aggiornamenti.
Teresa Pierini