VITERBO - Mancano praticamente 30 giorni al Natale e nel capoluogo aumentano i veleni. Tutto è partito in autunno, dalla crisi, rientrata diplomaticamente, con gli organizzatori del Christmaas Village (nelal foto l'inaugurazione del 2021); poi è venuto il bando sugli eventi culturali che era decisamente troppo ingessato, e infatti sono stati assegnati meno della metà dei fondi stanziati, ora tocca al mercatino che non ci sarà, dopo un avviso allungato, per mancaza di partecipanti, ed infine definitivamente annullato.
Distanti e rigide le posizioni di tutti, dagli operatori del settore, che si lamentano, al Comune, dove si grida con in comunicati di essere, come sempre, dalla parte della ragione, e dall'opposizione, che affonda il colpo evidenziando le incoerenze.
Il Comune, con una comunicazione congiunta tra il sindaco Frontini e l'assessore Franco, presisa: "Il mercatino di Natale, così come era strutturato negli anni precedenti, una volta al Sacrario, ora proposto a via Marconi, non si farà. Gli ambulanti hanno preferito rinunciare, nonostante le domande inizialmente presentate e nonostante gli investimenti messi in campo dall'amministrazione e che abbiamo illustrato loro nel corso di una riunione ad hoc". La chiamano occasione persa, scaricando la responsabilità sugli ambulanti, che vista la reticenza nel presentare domande, 18 in tutto dopo numerosi solleciti, non avevano gradito affatto la collocazione in via Marconi.
Dichiarazioni che hanno scatenato la reazione dell'opposizione, a partire dal Circolo cittadino del Pd: "Cara sindaca, i cambiamenti sono indispensabili per tenere viva una comunità e soprattutto per rilanciare una Città come Viterbo da troppi anni chiusa e involuta su sé stessa.
Ma i cambiamenti si fanno insieme a chi vive la Città, si concertano con tutti gli attori protagonisti. Non si impongono!
Un Sindaco cerca di appianare le divisioni, di trovare soluzioni non sbandiera ogni giorno le sue posizioni sui giornali. Secondo lei un ambulante che rinuncia ad uno degli appuntamenti commerciali più importanti dell’anno lo fa a cuor leggero?
Non vogliamo entrare nel merito della questione, è il metodo che continua ad essere sbagliato. Questo ‘decisionismo’ arrogante e fra l’altro spesse volte privo di contenuti fa male a Viterbo, agli operatori economici e soprattutto fa male a chi ama questa città e vorrebbe contribuire a cambiarla sul serio. Cara Sindaca, la campagna elettorale è finita da un pezzo la invitiamo a lasciare una volta per tutte gli slogan e le bandierine fuori dal Comune".
E ancora il consigliere comunale Andrea Micci (Lega): "Sul Natale l'Amministrazione Frontini non accetta 'consigli'. Né quelli degli ambulanti dello sfortunato mercatino, caduto vittima dell'incrollabile ostinazione del duo Frontini-Franco di volerlo fare a tutti i costi in via Marconi, fino a far desistere quasi tutti gli operatori, né quelli del consiglio comunale che rappresenta la città. Le iniziative natalizie, infatti, saranno veramente il 'classico' pacco sotto l'albero di cui si ignora il contenuto. I nuovi inquilini di Palazzo dei Priori non hanno mai portato il programma natalizio né in commissione, né in consiglio comunale. Eppure le sedute si sono svolte, i gettoni di presenza pagati per intero, ma si è discusso di poco o niente. Probabilmente si preferisce dirottare certe pratiche, come quella del Natale, su altre strade, prudentemente lontane da ogni confronto, metodo, questo, piuttosto inviso all'Amministrazione Frontini che quando può, pare volerlo evitare. Quali rappresentanti eletti dai cittadini, seppur all'opposizione, oggi siamo all'oscuro di quello che sarà organizzato. Chissà cosa ne pensano gli ambulanti del mercatino di Natale dopo aver scoperto che il concetto di 'partecipazione' per la sindaca non è quello di decidere insieme, quanto quello di riconoscere che esiste solo una soluzione valida: la sua. Il cambiamento non ci spaventa, dice la sindaca. A noi, invece, il suo sì, ci terrorizza, addirittura. Un cambiamento che sta sempre di più assumendo la forma di un vestito stretto che si vuole forzatamente far indossare alla città, per la quale si preconfezionano modelli teorici che ci paiono più il frutto di esasperazioni concettuali e convinzioni personali, che l'opportuna risposta alle caratteristiche territoriali e alle loro tendenze di sviluppo in atto".
Una reazione simile a quella del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia: "Dopo il bando del Natale dedicato alle iniziative culturali che ha visto oltre la metà delle risorse destinate non assegnate, la giunta guidata dalla sindaca Frontini, oggi in compagnia dell’assessore Franco, mette a segno un secondo risultato storico: saltano i mercatini di Natale che ormai da anni fanno, anzi facevano, compagnia ai viterbesi a piazza del Sacrario.
Al danno (per i piccoli imprenditori coinvolti, per i cittadini viterbesi e per i turisti) si aggiunge la beffa travestita da arroganza che ha spinto sindaca ed assessore ad affermare che gli ambulanti, sebbene avessero, ripetiamo, per tempo ben argomentato la loro contrarietà allo spostamento, stanno perdendo una straordinaria occasione vista la qualità del programma messo in campo dal Comune per le prossime festività.
A noi risulta tutt’altro: non si hanno notizie di eventi in calendario né di una programmazione di qualità.
Questo è il primo Natale senza restrizioni per il Covid e andava gestito con altro piglio e altre capacità a meno di non prendere per oro colato le esternazioni video della sindaca che dovrebbe uscire dal reality in cui le riesce tutto per tornare nel mondo reale dove a riuscirle è molto di meno. Per noi, a voler essere generosi, le riesce nulla.
Per andare sul concreto: cosa ne sarà della progettata chiusura di via Marconi? Cosa accadrà ai 5 ambulanti che hanno deciso di collocarsi negli stalli previsti dalla proposta disertata da tutti gli altri? Come verrà comunicato, con quali strumenti e attraverso quali canali il prossimo Natale a Viterbo? E, visto che ci siamo: è possibile conoscere il numero dei visitatori della
mostra di Michelangelo e Sebastiano del Piombo ad oggi?
Potremmo continuare a far domande ma siamo certi che non avremo risposte nemmeno a queste. Se questo e il cambio di passo…".
La politica fa il suo lavoro, da una parte e dall'altra. Da cittadini non possiamo che essere perplessi, di fronte ad un comportamento che sta diventando la prassi in città: la divisione sistematica tra chi decide ed è convinto di fare benissimo e chi si pone domande, finendo regolarmente tacciato di voler fermare il cambiamento e cercare la distruzione.
Attendiamo di capire cosa sarà del Natale cittadino, ma mancano 30 giorni, sabato si inaugura il Christmas Village, che sarà a dir poco limitatato o almeno costretto in un recinto, e non si conoscono altre iniziative. Aspettiamo ancora, la vigilia non è poi così lontana.
T. P.