VITERBO - Presentata anche in città, dopo l'annuncio romano, la seconda edizione di Assaggi, Salone dell'enogastronomia laziale organizzata dalla Camera di Commercio di Rieti e Viterbo. Dal 19 al 21 maggio, con l'aggiunta del 22 per i professionisti di settore food&beverage, a Palazzo Papale, con un interessante fuori salone in cui sono coinvolti decine di realtà di ristorazione, ma anche degustazioni, presentazioni e street food in centro città.
Al tavolo consiliare il segretario Francesco Monzillo e il presidente Domenico Merlani, insieme ai consiglieri regionali Daniele Sabatini ed Enrico Panunzi, l'assessore Silvio Franco per il Comune, raggiunti poi da Luigi Pagliaro, presidente di Slow Food Lazio, e Carlo Zucchetti, che si sono concentrati sugli eventi in programma.
Il segretario Monzillo pronto a fare da padrone di casa: "Dopo la prima edizione autunnale facciamo questa seconda primaverile per supportare nelle attività degli espositori., che ritenevano più congeniale questo periodo. Abbiamo accelerato, e di questo ringrazio tutto il personale, e siamo pronti".
Il presidente Merlani dopo aver ringraziato le autorità presenti ha rinnovato l'impegno per Assaggi: "Siamo qui pochi mesi dopo a confermare questo progetto ambizioso, nuovo, innovativo fortemente voluto da questa giunta. Lo avevamo pensato con la Regione prima del covid, ovviamente arenato per poi rinascere. La nuova data è stata scelta per il sollecito delle aziende e del pubblico, maggio poi è il mese più bello. Lo facciamo in grande stile con sostegno della Camera Commercio Roma che crede molto in noi dell'Alto Lazio. La prima edizione è servita per capire il valore e se può dare respiro alle aziende del territorio - ha proseguito - e dopo il feedback positivo di ben 5000 presenze in due giorni siamo certi che questo è un buon punto di partenza. Due gli scopi dichiarati: portare pubblico, meglio se turisti, e presentare le eccellenze laziali. L'obiettivo è far diventare questo un evento rappresentativo dell'intera Regione per il settore enogastronomico, forte dell'economia della Tuscia vocata all'agricoltura. Concludo con l'importanza della giornata dedicata alle imprese, per gli incontri B2B, perché è fondamentale che le aziende parlino e si conoscano".
Un evento regionale, salutato dalla presenza dell'onorevole Sabatini, che ha ricordato il lavoro da fare: "Si parla tanto delle nostre bellezze e di qualità ma è giusto come istituzione farvi sentire la nostra vicinanza per la promozione del brand. Già al Vinitaly il ministro Lollobrigida ha parlato di marketing e promozione per dare valore aggiunto, confermo l'impegno dell'assessore Righini e ringrazio il sistema camerale, con cui dobbiamo lavorare sempre di più, specie sull'industria primaria, per dare supporto alle aziende agricole".
Anche l'onorevole Panunzi ha ricordato il grande lavoro da fare, specie evitando di perdere occasioni: "Per molti anni i fondi stanziati dal ministero per il settore gastronomico sono restati fermi, è necessario prendere la strada giusta. Questa provincia è al vertice per PIL agricolo regionale e questa iniziativa va nella direzione giusta. La prossima potrebbe essere un brand regionale, magari partendo da un marchio provinciale, chi viene nella Tuscia deve trovare le nostre bellezze ma anche provare le nostre bontà".
L'assessore Franco ha confermato la presenza del Comune ricordando come il settore agroalimentare sia il mezzo per lo sviluppo economico e turistico, con lo scopo di rendere consapevoli i consumatori e dare gli strumenti per comprendere l'eccellenza.
Luigi Pagliaro ha sottlineato quanto l'evento sia complesso e articolato, un impegno che può affrontare solo una realtà come la Camera di Commercio: "La parola Salone è già un messaggio, far sentire a casa, per le esperienze sensoriali che si possono vivere, sommate al ricordo della nostra città e molta emozione. Siamo felici che siano state sposate molto proposte ed idee in linea con Slow Food".
In chisura Zucchetti: "Con vino ed olio vogliamo raccontare il nostro territorio, e lo faremo inel centro storico, un luogo dove sedimentare tutto il nostro pregresso. I prodotti devono raccontare chi li fa, l'anima dei luoghi, chi lavora i campi, che producono qualità diffusa".
I numeri: 70 produttori delle migliori eccellenze enogastronomiche delle cinque province del Lazio, 18 tra show cooking di chef stellati e “chiocciolati” e sensorial games, 16 degustazioni di vini, oli e caffe', 3 food talk, laboratori per bambini e tre progetti speciali.
Durante l’evento si è anche ricordato ai presenti il coinvolgimento dell’intero capoluogo della Tuscia nei quattro giorni della manifestazione. Oltre all'area espositiva di Palazzo dei Papi, location principale dell'evento, Assaggi si estenderà infatti anche in altre zone del centro storico viterbese: le degustazioni guidate di oli EVO e vini laziali troveranno spazio nella Limonaia del Museo Colle del Duomo, sempre in Piazza San Lorenzo, dove sarà allestita anche l'area bambini con laboratori didattici per i più piccoli a cura di Slow Food Viterbo e Tuscia; Piazza del Plebiscito ospiterà gli show cooking e i sensorial games incentrati sui prodotti tipici della regione, organizzati in collaborazione con Agro Camera e Slow Food Lazio, ospitando anche gli artigiani di Buongiorno Ceramica, mentre Piazza dei Caduti è dedicata ai food truck, per gli amanti del cibo di strada di qualità. A completare il calendario di Assaggi anche “Fuori Assaggi”, al momento con 35 realtà, con eventi collaterali che offriranno ulteriore approfondimento sull'agroalimentare del Lazio: per l'occasione le imprese del territorio organizzeranno, a Viterbo e nei centri della provincia, un calendario di cene a tema, degustazioni, installazioni, dibattiti e incontri con i produttori, tutti incentrati sulla cultura e sul patrimonio enogastronomico regionale.
Il programma della manifestazione è disponibile al link: www.assaggisalone.com/programma