VITERBO - La potenza dei social permette di superare i confini e capita di conoscere storie che non si sarebbero conosciute. La famiglia di cui stiamo parlando non è viterbese ma da più di un anno si è traferita a Roma per stare vicino alla piccola Gioia, ricoverata la Bambin Gesù, in attesa di un trapianto di cuore che sostituisca quello artificiale che attualmente la tiene in vita.
La storia è stata messa in evidenza da Michele, batterista e fondatore de La repubblica della arti, oggi ha pubblicato questo post di appello: "La repubblica delle arti chiede a voi tutti un aiuto veramente molto importante.Quella che vedete in foto é Gioia, una bimba di tre anni ricoverata presso Ospedale Bambino Gesù di Roma in attesa di un trapianto di cuore. Sono personalmente in contatto con il padre Giovanni Marano, il quale si è dovuto trasferire con sua moglie proprio per stare vicino alla piccola nella capitale. Come potete immaginare, le spese di mantenimento sono difficili da affrontare, e Gioia e la sua famiglia hanno bisogno del nostro aiuto. Chiedo a tutti voi di divulgare il più possibile la notizia e di contribuire con una donazione (bastano anche due euro) per sostenere le spese di permanenza dei genitori a Roma. Questa bambina ha bisogno di tutti noi, sosteniamola.
Di seguito vi invio tutte le info necessarie per garantire in primis la veridicità della questione e le coordinate bancarie per la vostra donazione. Basta anche un euro".
Questo l'articolo de La stampa in cui si racconta l'eccezionale intervento che le sta comunque salvando la vita: http://www.lastampa.it/2018/04/23/italia/a-anni-aspetta-il-trapianto-grazie-al-pi-piccolo-cuore-artificiale-al-mondo-9ZNBCsw9F70rcUcy8BWdbK/pagina.html, e questo il profilo del padre, taggato dallo stesso Michele: https://www.facebook.com/giovanni.marano.1238, papà che ha così descritto la sua attuale situazione, scrivendo ad Emililano Rubbi: "Ciao Emiliano, mi chiamo Giovanni Marano e sono il papà di una bambina ricoverata per una cardiomiopatia all’ospedale Bambin Gesù di Roma da circa un anno, durante il quale ha avuto due ischemie e un’emorragia che l’hanno privata dell’uso della parola.
È collegata a un cuore artificiale in attesa di un trapianto di cuore.
Dopo un anno di permanenza a Roma siamo in serie difficoltà economiche.
Viviamo in un paese strano, dove si trovano i fondi per finanziare la sagra della porchetta, dove dei nostri connazionali sono convinti che i problemi di questo paese siano dovuti a dei poveri disgraziati che scappano dalla miseria e dalla guerra, dove sempre dei nostri connazionali esultano alla vista dei cadaveri di bambini, ma nessuno si indigna per dei genitori che, oltre a essere colpiti dalla disgrazia di ritrovarsi la propria figlia di tre anni in fin di vita, devono dilapidare i pochi risparmi accumulati grazie a un lavoro precario (che, essendo tale, non ti dà accesso a nessun beneficio)”.Un appello che ha portato già notevoli frutti, a livello economico, come dichiara lo stesso Rubbi, ma che molto probabilmente non basta per due genitori lasciati soli a combattere per la loro figlia.
"Chiedo oltremodo la divulgazione della notizia - conclude Michele - riferendomi alla città di Viterbo ed al suo buon cuore. Aiutando Gioia aiuterete anche migliaia di bambini, in quanto la piccola è la prima a ricevere cure sperimentali come quella di un cuore artificiale così piccolo".
Non conosciamo il signor Marano, ma i dettagli riportati sono riscontrati, per quel poco che si può fare da un social. Siamo i primi a sperare che l'appello sia assolutamente valido e condivisibile, e soprattutto che Gioia possa presto giocare felice lontana da un ospedale, come tutti i bambini meritano.
Dati per la donazione: Codice postepay :5333 1710 5557 7684 Codice fiscale :MRNGNN80A24A509D
Iban: IT24D0760105138286330286335 intestazione conto Giovanni Marano
T. P.
La Repubblica delle Arti chiama a raccolta per la piccola Gioia
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