SUTRI - Un sottile filo musicale made in Tuscia ha unito i protagonisti del Premio Efebo 2024 città di Sutri, tessuto finemente da giovani allievi e da artisti conosciuti a livello internazionale. Una colonna sonora che ha evidenziato ancora una volta come è giusto riconoscere il talento che mette in evidenza il territorio.
E’ stato infatti il violino di Matteo Lucarelli ad accogliere i presenti all’inizio e salutarli alla fine, esibendosi in duo con Sara Ercoli alla chitarra, entrambi allievi del Liceo Musicale Santa Rosa.
Al centro, dal palco e soprattutto dalla straordinaria terrazza sotto la torretta di Palazzo Doebbing la tromba internazionale di Nello Salza, sutrino doc, anche lui tra i premiati della serata, presentata da Francesco Laurenti, al fianco della piccola Matilde Vettori, incaricata di consegnare i mazzi di fiori.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Matteo Amori, che ha riconosciuto l’emozione nel “respirare tanta eccellenza”, è la consigliera Claudia Mercuri, delegata alla cultura e al talento, a ricordare l’essenza stessa del premio, dopo aver salutato le autorità presenti, tra cui il vice presidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna e il professor Emmanuele Emanuele: “Promuovere le attività culturali è la mia priorità e sono orgogliosa di condividere questo con tutti voi, impegnati a far diventare la Tuscia un luogo migliore. Ogni anno scegliamo un taglio diverso attraverso una linea da seguire nel premio, dalla solidarietà alla creatività , fino alla cultura di quest'anno, salvaguardia del carattere identitario del territorio”.
Il modo migliore per riconoscere il lavoro di questi ambasciatori è l’assegnazione del premio Efebo, portando sul palco i sette selezionati per questa edizione, ciascuno con la sua storia, il suo racconto professionale e di vita.
Subito Ilaria Bartolotti “Per aver contribuito alla valorizzazione, alla promozione turistico culturale della città di Sutri attraverso il costante impegno sul territorio, specie nella rinascita della Chiesa di Santa Fortunata, nella messa in sicurezza della Via Francigena e l'inserimento della nostra antichissima città nei nuovi tracciati della via Romea”, che ringrazia: “Sutri è un crocevia di tante strade, se prima abbiamo pensato alla Romea e al turismo lento, ora ci concentriamo sul network con i musei dei comuni intorno, con Formello, Campagnano, Mazzano, Trevignano e ovviamente Sutri, che vedrà presto il recupero dell’antica ferriera”. A consegnare il premio il consigliere Enit Sandro Pappalardo, primo a sottolineare come cultura e turismo siano un binomio inscindibile.
Secondo riconoscimento a Daniela Porro, “per aver contribuito ad individuare la città di Sutri quale luogo dell'anima da tutelare e promuovere nella sua millenaria bellezza, grazie alla sua attenzione, al recupero e alla salvaguarda del nostro patrimonio storico e culturale”. Motivazione confermata dalle sue parole: “Questo è un luogo ricchissimo di bellezze e tradizioni, da Soprintendente mi occupai del ritorno dell'Efebo dopo l’interessamento del prof. Emanuele, nell’ambito del progetto ‘Cento opere tornano a casa’. Ora, forti dell’ingresso della via Appia tra i beni Unesco, credo sia giusto il momento di lavorare sul riconoscimento della Tuscia, un luogo bello, fatto di accoglienza, ricco di arte e natura”. A premiarla Monica Paternesi, davanti al museo che ospiterà ancora per mesi la mostra dedicata al padre Alessio.
Ancora arte, con Marco Bettini, a cui è riconosciuto “il contributo quotidiano nel rendere la Tuscia una meta turistica sempre più ambita, grazie all'intensa attività di promozione e l'innata passione per l'arte che sta contribuendo al considerevole aumento di visitatori del Sacro Bosco di Bomarzo, ben 250 mila provenienti da tutto il mondo”. Emozionatissimo, a nome di tutta la famiglia ricorda la lungimiranza del nonno nell’acquistare e soprattutto riscoprire un parco ormai abbandonato, che oggi vanta 40 dipendenti e attrae visitatori da ogni parte del globo. A premiarlo il consigliere regionale Daniele Sabatini, che ha sottolineato il valore aggiunto nella collaborazione tra privato e pubblico.
L’impegno sociale e politico per Massimo Giampieri “per il suo costante impegno, sia in ambito culturale e sociale, anticipatore di una stagione volta alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio culturale del territorio e del suo carattere identitario, inserendo la lavorazione della ceramica di Civita Castellana nella rete del primo distretto industriale”, che non ha nascosto l’onore nel riceverlo: “Sono rimasto colpito positivamente quando ho saputo del premio, perché mi sono sempre impegnato con passione per promuovere il territorio, specie quello della mia città con la sua tradizione industriale e la sua arte”. Un ex primo cittadino, premiato dall’attuale, il figlio Luca Giampieri.
Dall’impegno cittadino a quello sportivo, e sul palco arriva Ivana Crispoldi, “per aver contribuito a far conoscere il nome di Sutri e della Tuscia all'intera Nazione grazie al suo talento sportivo che le ha permesso di conquistare e confermarsi nella Ginnastica Artistica vincendo il titolo nazionale della categoria speciale”. Ivana mostra tutta la sua voglia di esserci, e confessa: “In gara all'inizio mi viene da piangere ma poi è bello starci, e sono pronta ad accogliervi tutti – invita, sfatando poi un mito sportivo decisamente attuale in questi giorni olimpici -: perché l'importante è vincere e non partecipare”.
Al suo fianco è già presente l’europarlamentare Antonella Sberna, che apprezza e aggiunge: “Per promuovere un territorio ci vogliono tutti i linguaggi, dobbiamo essere ambasciatori della nostra ricchezza”.
La grande musica entra prepotentemente nel giardino di Palazzo Doebbing, con la meravigliosa performance di Nello Salza, che dalla terrazza suona il brano “Ennio”, dedicato ovviamente a Morricone, e poi dal palco “Florido”, una seconda composizione, scritta nello stesso periodo e con la stessa tonalità, stavolta dedicata al padre, che ha perso un mese dopo il compositore. L’emozione delle note per i suoi maggiori punti di riferimento arriva a tutto il pubblico, che si alza per una meritata standing ovation.
Nello è sutrino, un cittadino come tanti che fa da contraltare al trombettista Salza, che invece è cittadino del mondo, compositore, docente di conservatorio, musicista di fiducia di Morricone, riconosciuto oltreoceano come punto di riferimento per omaggiarlo. E’ a quell’uomo semplice, pieno di modestia che il vice sindaco Alessio Vettori consegna il premio “per aver contribuito a raccontare il nome di Sutri nel mondo, attraverso la sua creatività artistica e il suo fervido ed indiscusso talento musicale”. Racconta l’onore nel lavorare con Ennio, la sua infinita vena artistica, guidata da una melodia sempre dominante, e anche lui uomo di una semplicità unica, incredibile.
La passione, stavolta per una data molto sentita a Viterbo, guida il successivo premiato: Raffaele Ascenzi “per aver contribuito alla conoscenza e alla diffusione di una delle tradizioni più rappresentative del patrimonio culturale della Tuscia, ideando tre diversi progetti vincenti della Macchina di Santa Rosa per la Città di Viterbo, tra cui Dies Natalis che sarà trasportata per la prima volta il prossimo 3 settembre”. Un amore per la città e la sua festa, Patrimonio Unesco: “Quello che facciamo dà una grande responsabilità, sentiamo l'affetto e i grandi cuori che si uniscono ai nostri. Se guardate le tre Macchine da me fatte, la prima era avveniristica, pensata come studente, poi sono andato avanti guardando al passato fino alla rivisitazione dei modelli antichi che riportavano la Santa dentro la struttura. Ho portato la Macchina e per me il disegno si muove seguendo il cuore. In Dies Natalis ci sarà però anche un pezzetto di Sutri, perché cercando un'idea nuova ho visto un’opera del Maestro Ferri, un angelo muscoloso con al suo fianco una ragazza che porta il braccio verso il cielo. Così ho pensato alla statua di Rosa in cima, chiusa nel baldacchino mentre indica l’alto”. Un onore per Claudia Mercuri , che ha sottolineato come Raffaele faccia la differenza e porti risultati sul territorio, prima di invitare Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio Facchini di Santa Rosa, a consegnare il premio.
Ultimo riconoscimento per un nuovo amico della città, lo scenografo Crispian Sallis “per aver contribuito a far conoscere Sutri e la Tuscia nel mondo scegliendo la nostra città quale set medievale naturale del film ‘La morte ci divide’, arricchendo il centro con una meravigliosa e suggestiva ambientazione storica, apprezzata con stupore da cittadini e turisti”. Un tuffo nella cinematografia internazionale, che ha coinvolto molti luoghi della Tuscia: “Amo questo luogo e soprattutto le persone che lo vivono. Ho visto molto posti, Caprarola, Ronciglione, Blera e alla fine abbiamo girato tra Sutri e Frascati. Dopo aver visto le foto del lavatoio e dell’anfiteatro avevo già deciso, avevo trovato la location, poi l'ospitalità di Matteo e Claudia ha fatto il resto, mostrandomi tanti luoghi utili al film. Sutri è diventata casa” confessa mentre legge una vera lettera d’amore, in italiano, scritta per ringraziare tutti.
Lo scenografo è stato premiato dal sindaco Amori ed invitato ad assistere al Trasporto della Macchina di Santa Rosa, invito che ha accettato con entusiasmo.
L’emozionante serata del Premio Efebo 2024 città di Sutri si conclude con la conferma del grande valore del territorio e i suoi talenti, che saranno celebrati ogni anno.