ROMA - Anteprima stampa seguita dalla premiere milanese per il primo film natalizio dell'anno, "The Christmas Show", ma non chiamatelo cinepanettone, perché come spiega Tullio Solenghi, tra i protagonisti: "Questo è un cinepandoro, il primo della storia, perché per la prima volta esce un film che è davvero oro, dove si raccontano famiglie e generazioni, senza dire nemmeno una parolaccia".
Al cinema romano Adriano, dopo la proiezione del film, sono arrivati i produttori (Viva Productions, che hanno realizzato il film in collaborazione con Altre Storie e Adler Entertainment) e i protagonisti: Raoul Bova, Serena Autieri, Tullio Solenghi, Francesca Della Ragione, Gianni Franco e i giovani Giulio Nunziante e Alice Ferrari, per la prima volta sul grande schermo, guidati dal regista Alberto Ferrrari. Tra i protagonisti anche Ornella Muti e Francesco Pannofino.
Il film è una piacevolissima fiaba di Natale dove sono presenti tutti gli stereotipi del genere, quello del grinch e dell'appassionata di lustrini, della poesia ai momenti tristi, ma sono presentati in modo così elegante, lineare, a tratti romantico, a tratti dissacrante, che la storia scorre con piacere fino ai titoli di coda. Immancabile la figura di Santa Claus, l'involontario editore, così somigliante al Babbo più amato dell'anno che dovrebbe, ovviamente, evitare di vestirsi di rosso, ci riuscirà?
La trama narra la storia di due famiglie, quella di una dottoressa precaria restata vedova con due figli da crescere, che si rifiutano di festeggiare il Natale, l'altra di un tenebroso scrittore, vicino di casa, che vive solo con il suo cane. Entrambi sopravvivono a questa situazione di dolore da cinque anni. Ed è la prima coincidenza. Si incrociano e si sfiorano in un gioco di sguardi, specie di due protaogonisti, Bova e Autieri, che nessuno dei due vuole approfondire.
Fino a quando non arriva come un fulmine la Tv, complice la figlia che partecipa alla selezione di un reality che si prefigge di scegliere i vincitori entrando in una casa il giorno della vigilia, riiprendendoli h24 fino alla celebrazione del Natale. A concorrere per vincere il reality entrano in gioco, oltre ai tre protagonisti di casa Rovati, i due nonni, il cinico direttore sanitario dell'ospedale, pronto ad approfittare dell'occasione, insieme al vicino, che potrebbe essere finalmente capace ad aprire il suo cuore.
A creare il caos la produzione televisiva, pronta a tutto, pur di avere storie ed episodi che portino in alto l'audience.
"Abbiamo scritto questo film durante il lockdown - spiega il regista, Alberto Ferrari - e serviva l'atmosfera del Natale, bellissima o terribile a seconda del proprio punto di vista. A questo si somma la 'vita artificiale' del reality, dove le persone diventano personaggi, ma sarà la trama a costringerli a trasformarsi, portando questo cambiamento in speranza. E' un film corale, ogni personaggio, anche piccolo, ha il suo arco di trasformazione, un compimento, come i telespettatori ripresi mentre restano incollati alla Tv vedendo il reality".
Il film è stato girato all'inizio dello scorso anno in Puglia, a Lecce, dove è stato ricostruito tutto il villaggio, in stile americano, come sottolineato dai produttori: "Abbiamo già vinto perché fatto tutto con amore, con un cast meraviglioso ed orgoglioso. E' un film da famiglie, per sognare, che dà calore".
Tullio Solenghi ammette di esserci perché sempre in cerca di nuove sfide: "Come riuscire a coniugare un momento come il Natale con un personaggio che coniuga con ironia il dolore di aver perso un figlio".
Serena Autieri coglie un legame con il mondo di oggi: "La società è cambiata perché le feste ormai le viviamo dentro casa e lei affronta la sua vita rivoluzionata come gli viene trasformata la casa", particolare che avviene con l'avvento della produzione, che trasforma ogni angolo e soprattutto lo illumina con migliaia di luci.
Infine Raoul Bova, felicissimo di tornare sul grande schermo: "Mi sono convinto perché questo film sarebbe uscito al cinema, volevo tornare nelle sale mentre quasi tutte le produzioni parlavano di piattaforme. La storia poi è bella, il personaggio bello, come lui avevo bisogno di non guardare più le vite degli altri da una finestra".
Da segnalare l'importanza della musica, fondamentale nella narrazione del film, le cui suggestioni sono state realizzate dal tastierista della PFM Flavio Premoli, mentre i brani sono cantati da Alice, figlia del regista, che intrepreta la figlia della Autieri: "Ho studiato al conservatorio, la musica è la mia passione e quando in casa è arrivata questa sceneggiatura ho visto che era il personaggio giusto per me. Mamma e papà non volevano, ma io mi sono preparata e fatto il provino lo stesso, nel frattempo aiutavo a casa, sparecchiavo, facevo di tutto per non averli contro". Poi è stato il produttore a decidere, minacciando il regista, senza di lei niente film. E infatti la sua freschezza e la sua bravura nel cantare, gran parte in presa diretta, sono perfetti nel personaggio e nel film stesso e per questo ha ricevuto i complimenti da tutto il cast.
Oltre ad Alice, che alla prima volta sullo schermo riesce in più momenti ad emozionare il pubblico, da segnalare anche Francesca Della Ragione, la presentatrice del reality, bravissima in un ruolo ripreso quasi sempre in primo piano, dove può mostrare una serie di fobie muovendosi di pochi centimetri sul set, in una recitazione quasi interamente fatta di espressioni e commenti ironici.
The Christmas Show è in ben 200 sale da oggi, 17 novembre, un piacevole modo per avvicinarsi al Natale.
Teresa Pierini