VETRALLA - Il rito della raccolta delle olive che si ripete nella Tuscia ogni anno, la consegna al frantoio, l'attesa per conoscere il "punto", e la bruschetta come primo test su gusto e colore di un prodotto di casa che ogni famiglia si porta dietro per un anno intero. Sono gesti che vengono compiuti in quasi tutta la provincia e non ci si rende conto quanto si stia, contemporaneamente, proteggendo la propria salute.
E' su questo che puntano le quattro conferenze organizzate nell'ambito della rassegna "Si... V'Olio", fortemente voluta dal mastro oleario Giampaolo Sodano e realizzata dalla Pro loco Vetralla insieme ai frantoi cittadini.
Il primo appuntamento ha confermato il valore del gesto annuale della produzione dell'olio extra vergine d'oliva, con l'importantissima presenza del professor Francesco Violi, direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche dell’Università La Sapienza di Roma, che ha spiegato le sue ricerche nella sala delle feste dell'Agriturismo L'accordo.
Nell'incontro dal titolo "Olio e salute: le prospettive nel III millennio" il professore e scienziato è partito da un dato di fatto: l'olio fa bene alla salute. "Non è quantizzabile come agisca sulla carotide o altrove, ma sicuro è riscontrato che usando olio extra vergine d'oliva dimunuiscono infarti ed ictus. Di certo la dieta mediterranea con Evo fa bene e lo posso affermare dopo i nostri studi. Abbiamo aggiunto al normale pasto dei nostri studenti 10 grammi di olio d'oliva, mentre altri utilizzavano 10 grammi di olio di semi, una sperimentazione poi incrociata con il metodo del cross-over, aggiungendo semi a chi aveva prima usato oliva e viceversa. Nel frattempo - ha sottolineato Violi - abbiamo effettuato prelievi di sangue e analizzato la glicemia: nell'immediato chi ha utilizzato olio d'oliva aveva una maggior produzione di insulina e minore glicemia, proprio nel post pasto, quando normalmente aumenta. Lo stesso si è riscontrato con pazienti affetti da diabete latente, quelli con glicemia leggermente alta. Contemporaneamente chi aveva assunto olio di semi non aveva alcun effetto benefico.
L'Evo ha una molecola, l'oleuropeina, che è stata poi utilizzata per realizzare una compressa - ha proseguito il professore - a cui è seguita una sperimentazione simile, alternata ad un placebo senza che il paziente sapesse e incrociandole tra loro. I risultati sono stati gli stessi di quelli con l'uso di olio ai pasti. Ovviamente qui avete la possibilità di utilizzare un ottimo olio, quindi conviene farlo. Sempre con l'olio d'oliva ho realizzato una cioccolata gianduia, e con una quantità del 19% si ottiene lo stesso risultato sulla glicemia. Quattro anni di studio per avere la prova di un efficace antidiabetico, ora è necessario investire sul nostro olio, che all'estero non è molto conosciuto, purtroppo è acquistato solo dalle classi abbienti, andrebbe fatta una politica come fatto in passato per il vino, considerati quanti benefici può portare l'olio sulla salute".
Certezze, conferme della bontà e degli effetti benefici di un prodotto che la Tuscia da sempre considera il proprio oro verde.
Il prossimo appuntamento con le conferenze di "Si... V'Olio" è per sabato 30 novembre, alle 17:30, si svolgerà presso Ristorante “Dal Sor Francesco” – Via Blera, 28 – Cura di Vetralla (VT) 0761 481185 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Mai più a dieta", con protagonista la dottoressa Sara Farnetti, specialista in Medicina Interna Ph. D. Fisiopatologia del Metabolismo e della Nutrizione.
Teresa Pierini