SUTRI - Nasce come una festa di folclore ed arte la nuova inaugurazione della mostra a Palazzo Doebbing, "Eccentrici e solitari", curata da Vittorio Sgarbi che per l'occasione ha ospitato il ministro Garavaglia accolto dagli sbandieratori delle Contrade di Orte e della Città di Amelia.
Un gemellaggio di colori che entra nel vortice delle polemiche per l'intervento di Luca Barbareschi sul cinema, che punta il dito su una "lobby omosessuale".
L'attore e regista era presente con la figlia Eleonora, che insieme ad Alessandra Mantovani espone con lo pseudonimo AMeBE, e complice il gioco sulla suessualità, su ogni piano possibile, più volte accennato da Sgarbi, ha approfittato della platea per condannare l'ipocrisia del politically correct, usando spesso termini e toni sopra le righe. Un atteggiamento che ha indispettito il vice sindaco Di Mauro, che ha replicato al termine del suo discorso, e dello stesso Sgarbi che ha immediatemente preso le distanze dalle sue parole, ma ormai era tardi.
Purché se ne parli però, come sempre, come ad ogni uscita pubblica in terra Sgarbisan.
Veniamo alla mostra, in chiusura torneremo sulle parole e la denuncia di Barbareschi.
"Questa è la grande Italia che va fuori dai grandi centri - ha precisato in apertura cerimonia il ministro Garavaglia - facendoli crescere possiamo centrare l'obiettivo. Queste iniziative sono il modo migliore per far conoscere i nostri borghi". Il ministro è stato seguito dal saluto del questore di Viterbo, Giancarlo Sant'Elia.
Subito dopo ha preso la parola il vice Di Mauro, che ha letto l'introduzione scritta per il catalogo della mostra, confessando di essere "travolto dai 4 anni di amministrazione Sgarbi, che ha riempito Sutri di eventi, dialoghi, mostre, segno che ci ha fatto conoscere e riconoscere, Il nostro tentativo è quello di affidate l'idea di fare crescere la città con arte e bellezza".
L'intervento del ciclone Sgarbi, annunciata con gli squilli di tromba delle chiarine affacciate sul terrazzo di Palazzo Doebbing, parte con quella che doveva essere la polemica del giorno, poi surclassata invece da Barbareschi: "Questa mostra è un grande capriccio, risponde alla Biennale di Venezia dove il Padiglione Italia è una vergogna nazionale. Hanno speso 2 milioni di euro per metterci dentro solo 'merda', ma all'inaugurazione erano vestiti griffatissimi, vestiti di nero con la sciarpa viola, che ricorda il direttore.
Viola poi l'ho inventato io, ricordo anni fa, all'epoca Moratti - aggiunge - da assessore pensai ad una mostra su arte e omosessualità. Dopo tanta discussione sul nome, decisi di chiamarla Vate Retro, perché tutti gli altri non ce li permettevano. Quando capirono il senso fui censurato e cacciato da 'As-sesso-re'. Il curatore era Eugenio Viola, che oggi fa la Biennale. Hanno pure coinvolto il nuovo Valentino, Garravani non lo avrebbe fatto, ovvio. Si son vergognati pure i politici il giorno dell'inaugurazione, si vedeva dalle facce. Franceschini poi, povero - chiude attaccando il Pd, rivolgendosi anche ai suoi due assessori - ho pure due suoi amici in giunta, son del PD, partito disperso, e come tali, da dispersi li ho raccattati io".
Chiude raccontando qualcosa degli artisti in mostra, alcuni alla prima esposizione, come Alessandra Maxàculi o Federico Maria Sardelli, spiega gli incontri con altri e saluta Giovanni Di Carpegna, ultimo nobile di Palazzo Massimo, oggi vetrallese d'adozione. L'ultima preziosa chicca è la scultura etrusca in bronzo, risalente al III secolo a.C., ribattezzata dal critico "L'anima di San Gimignano", rinvenuta nel 2010 e acquisita dallo Stato dopo una lunga battaglia, oggi custodita dal Comune di San Gimignano e "prestata" a Sutri per la mostra.
Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano, presente con il vice ha espresso gratitudine per averla messo al centro della mostra: "L'Ombra, la nostra 'Hinthial, un bronzetto figlio di una fabbricazione colta, di provenienza Volterrana, ma meglio conservata rispetto al capolavoro 'l'ombra della sera'. Vengo da una città stupenda, patrimonio Unesco, ma fatemelo dire... quanto è bella Sutri. Come la vostra, la nostra città è fortunata: etrusca, romana, medievale e contemporanea. C'è un legame tra noi, il vostro Efebo e 'Hinthial, si alzano verso il cielo e disegnano il panorama delle torri di San Gimigano. Siamo lieti di averla portata qui, al ritorno a casa la statua andrà nella chiesa di Santa Chiara, in fase di restauro.
Sgarbi conclude con il consueto omaggio agli organizzatori, la sua squadra ormai storica: "Ricordo che Contemplazioni nasce dallo scandaloso scioglimento per mafia del Comune di Salemi, noi che la mafia la combattevamo con l'arte e la cultura. Una fine da cui questi ragazzi sono usciti migliori, creando qualcosa di buono. Anticipo che il prossimo anno dedicheremo una mostra al fumettista Jacovitti".
Saluta ricordando il suo compleanno: "L'8 maggio sarà una tragedia, faccio 70 anni e infatti dico sempre 'Stavo bene quando ero vivo', questo è un compleanno anticipato e ringrazio Maria Grazia Cucco (una delle artiste coinvolte nella mostra, ndr) per aver realizzato questo".
Una bellezza popolare e di festa sottolineata dalla performance dei Fratelli Scacchia, famosissimi artisti di Teramo, che spopolano online (più di 50 milioni di visualizzazioni su Youtube) con la loro tecnica innovativa all'organetto.
Arriva così, in chiusura, l'intervento di Luca Barbareschi: "Condivido ogni parola di Vittorio, non dissento quasi mai nulla di quello che dice Sgarbi. È importante che un centro come Sutri reagisca con una narrazione culturale come questa. Purtroppo le biennali guardano altrove - alzando il tono, partendo proprio dalla polemica fatta dal sindaco - e cercano il depresso, la cosa triste. Poi c'è la mafia degli omosessuali che è devastante. Sto producendo uomini liberi tra cui Polansky e Woody Allen, gente reietta per i festival, dove per entrare dovremmo dimostrare di essere degni. Non parliamo dell'Academy, dove un film per partecipare agli Oscar deve essere inclusivo. In questi giorni ho parlato con il direttore e giocando sull'argomento ho chiesto se nel film che sto producendo, sullo sbarco in Normandia, per partecipare devo inserire nani, ma poi mi affogano appena scendono in acqua. Ok gli metto la ciambellina, e l'altro al telefono mi diceva si si, va bene, ma poi diventa complicato con gli abiti dei trans, che se si muovono troppo mi bucano le ciambelline e quelli affogano di nuovo. Ecco, solo in quel momento, dall'altra parte dell'oceano, ha capito che stavo facendo ironia". Un argomento magari affrontabile, ma non con le parole, spesso pesanti e a tratti offensive, usate dal regista, che ha trovato il modo per accendere una luce sul suo operato, togliendola a Sgarbi, che ha poi affermato che, sapendolo, magari non lo avrebbe invitato.
Purché se ne parli, anche questa mostra è stata lanciata nell'etere e nella discussione nazionale. E sarà utile all'esposizione, che è davvero bella, ottimamente allestita e come sempre assolutamente da visitare (aperta fino al 20 novembre 2022).
Vittorio Sgarbi ha poi accompagnato gli ospiti, tra cui la candidata sindaco viterbese Chiara Frontini, che in caso di vittoria lo porterà in squadra come assessore alla bellezza.
Teresa Pierini