BAGNOREGIO - Come torneremo a stare insieme dopo lo tzunami Covid-19? Da questa domanda è partito Paolo Crepet per arrivare a scrivere 'Oltre la tempesta'. L'appuntamento sul palco di Civita Luogo del Pensare è per stasera, giovedì 26 agosto, alle ore 21 in piazza San Donato.
Spaventati, disorientati, ora depressi o inclini all'ira, ora fiduciosi nella solidarietà collettiva, stiamo attraversando la pandemia come fossimo in mezzo a un mare tempestoso, cercando di resistere nella speranza di arrivare presto a un approdo. Ma come sarà quel porto? Migliore o peggiore di quello da cui siamo partiti? E come saremo noi, alla fine del viaggio? Sarebbe desolante se ad attenderci ci fosse la realtà di prima. Al tempo stesso, non possiamo pensare che il futuro si faccia da sé, per inerzia: il futuro è il tempo della fiducia, per questo va attivamente progettato e nutrito.
Dobbiamo allora coltivare la fantasia, far leva sulla nostra forza immaginativa per riparare ciò che si è incrinato dentro di noi e intorno a noi, nelle relazioni, nella vita quotidiana, negli spazi di lavoro. E lo dobbiamo fare soprattutto per le giovani generazioni, cui va restituito il diritto di sognare e di guardare avanti senza timore.
Come spiega Paolo Crepet nel suo ultimo libro, occorrono curiosità e audacia: uno sguardo curioso ci permette di notare i dettagli, di scoprire che in ogni storia, per quanto minuscola, è contenuta una metafora; un atteggiamento audace ci aiuta a sfidare le correnti del conformismo e i freni di chi ha interesse a mantenere invariato lo status quo. La costruzione del futuro, però, passa anche attraverso un maturo impegno collettivo, perché da soli si può avere un'idea, un'intuizione, ma al nuovo si arriva solo quando le persone si incontrano, si incoraggiano, si confrontano e si criticano, arricchendosi a vicenda.
Quando il virus sarà sconfitto lascerà una cicatrice interiore che ci accompagnerà per molto tempo. Per questo dobbiamo reagire, fin da adesso. Un libro dove Crepet invita a scuoterci, facendo emergere la forza propulsiva e trasgressiva che è dentro di noi; per riscoprire il senso più vero e profondo delle relazioni e dare forma a quello che sarà il mondo oltre la tempesta. Solo così potremo dire che questa terribile esperienza ci ha insegnato qualcosa: se ci aiuterà a ritrovare la nostra dimensione più autentica e a riscoprire la bellezza e lo stupore che la vita ha in serbo ogni giorno per noi.
Venerdì 27 agosto, ore 21, l’atteso incontro in piazza San Donato con l’imprenditore Brunello Cucinelli.
Civita Luogo del Pensare continua il primo settembre, sempre alle ore 21, a Piazzale Biondini con lo spettacolo di Emilio Solfrizzi ‘Roger’. Il due settembre arriva Umberto Galimberti alla Casa del Vento con ‘Cosa significa pensare’. Il 5 settembre lo spettacolo ‘Buoni da morire’ con Debora Caprioglio, Pino Quartullo, Gianluca Ramazzotti. Ultimo appuntamento il 17 settembre con un altro grande nome del giornalismo italiano come Ezio Mauro (Casa del Vento).