VITERBO - Nuovo fine settimana culturale al Museo Nazionale Etrusco Rocca Albornoz che venerdì e sabato aprirà le porte della sala del Mezzanino per la presentazione di una nuova realtà cittadina e, a seguire, due libri.
Si parte venerdì 12 aprile alle 16 con l'introduzione delle attività dell'associazione culturale "La Torre della Tuscia" illustrate da Rosella Lisoni che alle 17 curerà la presentazione del libro "1939. Una vita a domino" di Alfredo Traversa, presente all'incontro, che sarà arricchito dalle letture di Anna Maria Fausto e dalle perfomance di Pietro Benedetti.
Il libro: nel 1939 decine di giovani o giovanissimi omosessuali vengono incarcerati e poi mandati al confino alle Tremiti, sull'isola di San Dòmino. Il risultato è, diversamente dai piani del regime, la nascita di una variopinta comunità, unita e solidale. Anche Domenico, timido pescatore reo di non aver fatto il saluto fascista al podestà di Bari, viene bollato come omosessuale giacché non ha mai "avvicinato" una donna, e finisce a San Dòmino. Ma le verità delle dittature sono solo artifici illusori o stupide mistificazioni: le ultime pagine sveleranno un epilogo struggente e una realtà nazionale tutt'altro che soffocata.
Sabato 13 aprile, invece, sempre alle 17 sarà presentato il libro "Settanta. Il poliziotto e la strage negata" del giornalista Fabrizio Berruti, edito da Round Robin per la collana di narrativa d'inchiesta Fuori Rotta. Il tema del volume è la tragedia del volo AZ112 a Montagna Longa, in Sicilia, avvenuta il 5 maggio 1972.
"Settanta. Il poliziotto e la strage negata" cerca di rispondere a un quesito: è possibile oggi fare chiarezza sulla strage di Montagna Longa? L'aereo di linea Alitalia AZ112, un Douglas DC-8-43 partito dall'aeroporto di Roma Fiumicino e diretto allo scalo di Palermo Punta Raisi, si schiantò in fase di atterraggio contro il rilievo che sorge tra i territori comunali di Cinisi e Carini, nel palermitano. Morirono tutti i 108 passeggeri a bordo e i 7 membri dell'equipaggio.
Un giallo ancora irrisolto, uno dei tanti misteri italiani che vede tuttora alcuni dei familiari delle vittime impegnati in prima persona per avere giustizia dei propri defunti. L'incontro a Viterbo, promosso anch'esso dall'associazione culturale La Torre della Tuscia, vuole discorrere di questo e di altre problematiche legate al caso attraverso il lavoro di Berruti. Un libro corale, quasi una sinfonia, che dà voce ai diversi personaggi: alcuni coinvolti nella strage, altri che, sebbene non coinvolti in prima persona, si sono trovati a subirla.
Giornalisti, politici, sindacalisti, militari, intellettuali del tempo, ognuno con la propria voce, compongono il mosaico di un'opera rigorosa che non omette di descrivere in modo dettagliato, profondo e articolato anche le vicende amorose che in quegli anni si intrecciano tra i giornalisti italiani che contribuirono a scrivere una pagina importante della nostra storia.
Alla presentazione interverranno, oltre all'autore Fabrizio Berruti, l'avvocato Stefano Maccioni e Alessandra Dini, rispettivamente legale della famiglia e figlia del comandante pilota Bruno Dini, e il direttore de L'Espresso Enrico Bellavia. Modera la saggista Rosella Lisoni. Letture di Anna Maria Fausto (Università della Tuscia) e performance di Pietro Benedetti, attore, regista e narratore di comunità.
Per informazioni: 0761.325929 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per entrambi gli appuntamenti ingresso gratuito fino a esaurimento posti.