Fiocchetti e palloncini lilla, il colore della battaglia contro i disturbi alimentarli, così come il nastro e gli abbellimenti della sede: "Un progetto complesso, difficile ma meravigliosamente coinvolgente - ha precisato Dominga Cotarella, intervenendo per le sorelle e la famiglia -. Il fiocchetto lilla è una sfida, solo insieme alle famiglie possiamo raggiungere il nostro obiettivo per queste malattie, faremo di tutto, con l'aiuto di Dio, per aiutare i 3 milioni e mezzo di persone affette. Siamo qui con medici che ci supportano. Grazie a don Marco, al prefetto Bruno, al sindaco Tardani e a tutte le autorità che hanno deciso di essere qui con noi".
La Fondazione Cotarella è attiva da molti mesi ed è giunta a questa apertura forte di tanto lavoro e risultati, come hanno testimoniato direttamente Grazia, Lucia (a cui abbiamo dedicato un altro articolo Lucia e Grazia: mamma e figlia raccontano l'anoressia con la speranza nel futuro) ed Alba. Tre storie, due ragazze che hanno affrontato la malattia e tante battaglie, molte perse ma anche una vinta, una mamma che ha vissuto su di se tutta la disperazione nel cercare aiuto senza trovarlo, fino a quando non si è imbattuta in un video di Dominga.
Alba ha letto il discorso portato alla Camera dei deputati il mese scorso, dedicando ai presenti una meravigliosa notizia e uno spolier sulla Fondazione. Partiamo dalla sua lettera, un vero appello alla politica, che speriamo non sia restata sorda e insensibile: "Non sono anoressica, ho subito pensato questo quando me lo hanno detto, io sto male. In effetti era vero - sottolinea Alba - non lo sono, ma ne ho sofferto. È stato imbarazzante, nessuno me ne aveva parlato, nessuno ha raccolto i miei messaggi, me ne vergognavo. Poi ho deciso di non vergognarmene più e ho iniziato a raccontarlo sui social. Sono passati 4 anni e siamo ormai una bella famiglia virtuale, ma non basta, servono cure, medici e luoghi dove curarsi. Sono privilegiata - ha proseguito Alba raccontando il suo vissuto - perché per il ricovero ho atteso solo due settimane, e appena l'ho saputo mi sembrarono tanti, troppi, ma ci sono regioni senza centri per disturbi dell'alimentazione. Non dimentichiamoci che di disturbi alimentari si muore, nei messaggi che ricevo leggo la voglia di guarire e soprattutto di vivere. Fondazione Cotarella colma questo vuoto con i suoi progetti. Oggi posso dirlo, è questa la bella notizia, sono guarita e in questa fase posso chiedere qualsiasi cosa alla vita. Inizia il progetto dedicato a chi ce l'ha fatta e Fondazione lo porterà avanti".
Alba, forte della sua esperienza ma anche della potenza del messaggio positivo della guarigione, creerà un podcast con interviste a chi è uscito dalla malattia, per dare un messaggio positivo a chi sta ancora lottando per vincerla.
Accanto alle sorelle Cotarella molti professionisti del settore, rappresentati questa mattina da due dottoresse.
Giulia Micozzi, nutrizionista, ha ricordato la difficoltà di affrontare l'argomento: "Parlare di disturbi alimentari non è facile, mancano strutture e ci sono molte informazioni spesso non valide. Tanti disagi sono di difficile diagnosi, specie per cbi è normo peso, e per la scarsa informazione di operatori sanitari, insegnanti e famiglie. Di Fondazione Cotarella ho apprezzato il modo di accogliere e non giudicare, fondamentale nel percorso della guarigione. Il prossimo passo sarà un progetto di prevenzione e formazione da portare nelle scuole e nelle famiglie".
Direttamente coinviolta nel centro orvietano sarà Silvia Pellegrini psicologa: "Questo è uno sportello di ascolto, un counseling coach. Abbiamo bisogno di relazioni sane, dobbiamo accogliere sospendendo il giudizio, Fondazione Cotarella è accoglienza allo stato puro".
Chi meglio dei bambini può trasmettere un messaggio positivo? Per questo sono stati coinvolti gli allievi della scuola di musica Sarabanda, di Orvieto, che hanno cantato Supereroi il noto brano sanremese di Mr. Rain (il video sulla nostra pagina Ig https://www.instagram.com/teresa_latuaetruria/, lanciando poi al cielo i palloncini lilla su cui avevano scritto i propri pensieri liberi.
In rappresentanza delle istituzioni è intervenuta il sindaco Roberta Tardani: "Non dovete mai sentirvi soli - precisa rivolgendosi direttamente ai ragazzi -. Grazie alle sorelle Cotarella per il lavoro che fanno, sono riconoscenti verso il territorio che ha fatto grande la loro azienda e ridanno amore ed entusiasmo. Grazie di cuore per quello che fate, e voi bimbi non abbandonatevi mai alla tristezza".
La prima cittadina ha poi inaugurato insieme al prefetto di Terni, Giovanni Bruno, e ai fratelli Cotarella, con il taglio del lunghissimo nastro, portato in cima alla via dai bambini, scoprendo poi la targa del centro di ascolto.
Per poter usufruire dei servizi del Centro di Ascolto di Fondazione Cotarella sarà sufficiente telefonare al numero telefonico 346/1185435 o inviare una mail a info@fondazionecotarella.com o, ancora, recarsi presso il Centro il martedi e il venerdì, dalle 10,00 alle 17,00.
Per intraprendere il percorso terapeutico più adeguato sarà comunque fondamentale rivolgersi a una struttura specializzata. Oggi, grazie alla collaborazione tra il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, gli operatori del settore e le associazioni, esiste una mappa, in continuo aggiornamento, delle associazioni e dei servizi specificamente dedicati al trattamento dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, che è consultabile al sito www.disturbialimentarionline.it. È attivo anche l’apposito Numero verde S.O.S. Disturbi Alimentari 800 180969.
Teresa Pierini e Anselmo Cianchi