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Bando Periferie: tutta la città contro l'emendamento che farebbe perdere i finanziamenti

Viterbo
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VITERBO - Si levano da più parti gli allarmi al rischio di perdere il finanziamento di 17 milioni di euro, promesso dal Governo Gentiloni, con tanto di firma sotto le telecamere nazionali al Poggino, e ora messo a rischio dal Governo Conte. DAlla precedente amministrazione all'attuale sindaco, fino al mondo dell'imprenditoria, è forte l'appello a fermare questa decisione.

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“Non possiamo permetterci il lusso di perdere 17 milioni di euro”. Commenta così il sindaco Giovanni Maria Arena in merito al blocco dei fondi per il bando periferie, previsti dal precedente Governo. “É vero, Viterbo non rientra tra i 24 progetti immediatamente esecutivi e finanziabili. Così come è vero che il nostro comune si è classificato al 91° posto su 120, con un punteggio di 42/100. Questo dato non ci fermerà. Non molliamo. Non rinunceremo a quel finanziamento, indispensabile per riqualificare la zona industriale del Poggino e fondamentale per valorizzare e risanare altre zone del nostro territorio. Sono fiducioso. Ho contatti quotidiani con i nostri parlamentari, anche loro impegnati nel sostenere la nostra causa. Faremo squadra con gli altri comuni che si trovano nella nostra stessa situazione. Percorreremo tutte le strade per ottenere quei fondi. Non staremo alla finestra a guardare”.

Preoccupata anche la Cna Viterbo e Civitavecchia: “Doveva essere una grande occasione per Viterbo. Adesso, invece, la notizia del congelamento fino al 2020 dei 17,5 milioni di euro destinati alla riqualificazione delle periferie rischia di diventare l’ennesimo treno perso”. La CNA di Viterbo e Civitavecchia commenta così l’emendamento al decreto milleproroghe che di fatto impedisce il prosieguo dell’operazione finanziata dal precedente governo.

“Siamo allarmati: annullare quell’impegno è per noi gravissimo. Lo avevamo salutato come una grande occasione, la stessa CNA si era messa a disposizione per fare la propria parte”. L’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni aveva firmato l’accordo nella sede dell’Associazione proprio al Poggino, nel cuore della zona artigianale e industriale oggetto degli interventi programmati e attesi da decenni. Non solo, però: con i 17,5 milioni di euro si sarebbe intervenuti anche sul quartiere di Santa Barbara e su tutto il quadrante nord della città.

“L’architetto Renzo Piano aveva definito l’investimento ‘una grande opera di rammendo’, una scommessa urbana per i prossimi decenni. Una definizione che vale anche per Viterbo, dove si è già investito in competenze e progettualità che ora sono messe in discussione. Sono colpite la dignità e l’economia del nostro territorio, perché l’intervento sarebbe stato una boccata di ossigeno anche per tante nostre imprese”.

Da qui l’appello della CNA ai rappresentanti del territorio: “Prendiamo atto degli impegni assunti dal sindaco Arena e dell’assessore Ubertini, siamo pronti a sostenere eventuali iniziative che il Comune vorrà intraprendere, chiediamo inoltre l’impegno dei nostri parlamentari per ripristinare i fondi. In caso contrario a rimetterci sarebbe tutta la città”.