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Enrico vuol "stare sereno", anche per Alessandra Troncarelli

Viterbo
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VITERBO - Nuovo appuntamento elettorale con un leader nazionale, stavolta è il turno di Enrico Letta, segretario Pd, in città per Alessandra Troncarelli, nella sala conferenze dell'Hotel Salus Terme. 

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Arriva in ritardo anche lui, ormai questa campagna elettorale è su un fuso orario tutto viterbese, scende da solo dall'auto e viene raggiunto dalla candidata sindaco ed entrano insieme in sala per ricevere l'applauso dei propri simpatizzanti.

Prima di salire sul palco risponde alle domande della troupe del Tg3 con una battuta sull'impegno che sarà per la Troncarelli nella gestione dei fondi. La telecamera si spegne e un collega del Corriere di Viterbo prova a chiedere qualcosa sulla questione candidati attinti dalla Asl, senza ricevere risposta. Guarda Alessandra Troncarelli, sorridono e si avviano sul palco.

C'è meno gente rispetto alla visita di Zingaretti, sarà il ponte che ha portato fuori città le persone, ma impossibile non notare l'assenza di due alleati: mancano sia Giovanni Arena che Giacomo Barelli. Avranno avuto da fare, forse.

Il segretario regionale Astorre si concentra sull'importanza delle donne candidate e promette che una volta eletta sindaco Alessandra Troncarelli l'assessore regionale sarà di nuovo della Tuscia: "Si tratta di una scelta che spetterà a Zingaretti ma chiederemo come Pd che si rispetti la provenienza da questo territorio".

Alessandra Troncarelli conferma la sua soddisfazione per questa battaglia: "Il partito democratico è coeso e ho accettato con gioia questa candidatura perché credo che indossare la fascia tricolore sia un onore per chi da sempre lavora a favore della città. Noi siamo sempre glì stessi, pronti a tenere la mano a tutti. Sono pronta a fare e non certo a scattarmi selfie davanti le buche. A chi dice che Viterbo è spenta io dico che noi accenderemo l'interruttore".

Di nuovo mattatore il consigliere regonale Panunzi, che ringrazia Letta per la linea coerente che sta dando, attraverso l'inclusione e svela un nuovo dettaglio: "Quando Alessandra ha capito che la scelta stava ricadendo su di lei l'ho vista assorta e ho pensato al cardinal Luciani prima di diventare papa - sottolinea mentre si alza un leggero brusio in sala, relativo a quei pochi giorni di pontificato, quindi aggiunge -... Speriamo finisca diversamente" e prosegue citando la parabola dei talenti per giustificare l'ingresso di tanti nuovi elementi. "Con il tempo Viterbo si sta affezionando a questa candidata, me lo dicono tutti. Le elezioni si possono vincere o perdere, alcuni hanno tanta paura, noi no, perché come disse Falcone chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura una sola volta". Applausi.

Chiude Enrico Letta: "State creando qualcosa di nuovo e sarà decisivo per la città di Viterbo. L'Italia di oggi non ci piace e ci muoviamo per inerzia tra le diseguaglianze femminile, giovanile e salari diminuiti. Qui si esce dalla famiglia a 30 anni e mezzo, perché si offrono solo lavori indecenti, stage gratuiti, mai più il lavoro dovrà essere una concessione. Da docente a Parigi, con tanti italiani in facoltà, non sapevo mai come rispondere alla domanda 'Mi dia un motivo per tornare in Italia', cosa che mi creava anche imbarazzo. Sono felice che tu sarai  il sindaco di questa città nel momento più importante per i fondi che arriveranno, un'occasione unica, più del passato, quando si riprendevano i finanziamenti basati sui nostri fondi dati all'Europa. Stavolta si va oltre al bilancio europeo, senza travaso finanziario, ma con risorse prese da multinazionali che non pagavano tasse, come Amazon. Sostenibilità e digitalizzazione sono le parole chiave, basta pensare al cambiamento climatico. Tu Alessandra saprai parlare di futuro qui a Viterbo".

Chiude parlando di alleanze: "Servono ad impedire che il Paese vada alle destre, quelle di Salvini e Meloni, bisogna essere intelligenti e sereni, non dovrei dirlo... lo so - ironizza sul quel tweet di Renzi che passò alla storia politica italiana. E conclude -: Mi devi promettere che il 3 settembre mi accoglierai a Viterbo con la fascia tricolore".

Parte la musica, il tormentone "Ciao Ciao" de La rappresentante di lista, saluti e foto con i candidati. E via verso il prossimo incontro.

Teresa Pierini