VITERBO - La campagna elettorale di Fratelli d'Italia parte con il ministro Francesco Lollobrigida, che aggiunge al tour d'incontro con le associazioni degli agricoltori della provincia anche un passaggio da Schenardi, per presentare i candidati meloniani alla Regione Lazio.
E' l'onorevole Rotelli a sottolineare l'accoglienza straordinaria avuta in città, particolare che lo fa sbilanciare: "Siamo qui per presentare la squadra che andrà a conquistare la Regione".
Un onore spettato a Massimo Giampieri, davanti al folto pubblico di simpatizzanti e amministratori: "Grazie al ministro che ha scelto di essere a Viterbo il giorno in cui si presentano le liste. Abbiamo avuto un bel bagno di folla da parte della filiera agricola, segno che stiamo facendo un gran lavoro.
Oggi inizia la campagna elettorale - ha proseguito il coordinatore provinciale Fdi - e continueremo a lavorare fino alla vittoria, qui c'è la storia del territorio. Da Giulio Zelli che ha da poco ottenuto un risultato incredibile nella sua Vetralla, Giovanna Fortuna, assessore a Civita Castellana, grande forza della bassa Tuscia, Daniele Sabatini, con la sua esperienza passata di consigliere regionale e Valentina Paterna, consigliere comunale e coordinatrice del circolo FdI Tarquinia".
Una squadra seduta vicino al ministro, a cui è stato lasciato tutto lo spazio per i primi messaggi di sfida ai competitor: "L'obiettivo è vincere, partiamo con Fratelli d'Italia primo partito e ci aspettiamo numeri anche migliori. Grazie a chi ha scelto di esserci, dobbiamo cambiare il Lazio, dopo Zingaretti che ha cancellato questa regione da quelle che contano. Come candidato presidente abbiamo scelto una persona con competenza, anche se avevamo la miglior classe dirigente possibile, perché ha dimostrato di saper superare i momenti difficili che ha avuto. E' stato un ottimo avvocato, presidente di un'associazione come la Croce Rossa, non solo in Italia, visto che è stato scelto anche per rappresentarla a livello mondiale. Questo territorio deve essere valorizzato, sto incontrando il mondo dell'agricoltura, un settore che produce sano, non certo quello che vorrebbero farci mangiare".
Da rappresentante governativo difende i provvedimenti presi finora, dalla stretta al Reddito di cittadinanza a quello sui rave, che questa provincia ha visto molto da vicino: "Non noi saremo ad abbandonare i deboli, anzi aiuteremo maggiormente quelli veri, partendo da una regola facile: chi può lavorare deve farlo, ed è bastato annunciare la fine del 'diritto al divano' che ben l'11% si è fatto già regolarizzare, forse perché lavoravano già al nero. Oggi tanti agricoltori ci hanno chiesto più persone per lavorare, pensando a chi viene da fuori, noi chiederemo prima ai percettori di reddito se hanno voglia di farlo per le tante aziende che lo chiedono. Sul decreto rave abbiamo solo impedito l'illegalità, e voi, dopo quanto successo sui terreni di Camilli, sapete di cosa parlo, ristabilendo le regole. Nessuno vieta il divertimento e il ballo, non si può fare però spacciando o vendendo senza regole".
Infine l'argomento caldo del momento, l'attacco al vino dall'Irlanda e al cibo direttamente dall'Europa: "Stanno aggredendo il nostro sistema, il caso irlandese è fuori regola, perché il Parlamento aveva già detto no. Chiaro che sono gli eccessi che fanno male, sappiamo che li c'è gente che si 'idrata' con la birra e poi prosegue con altri alcolici, quando invece non ha mai fatto male mezzo bicchiere di vino. A loro serve l'equiparazione dei distillati, che fanno sicuramente male, per andre contro al vino. Non ci piegheremo, sia io che il collega Tajani abbiamo già scritto all'Europa. Difenderemo la nostra tipicità per impedire l'omologazione del prodotto standardizzato delle multinazionali, che va all'opposto della nostra unicità. L'Europa va cambiata, per capirlo basta guardare al 1991, eravamo quarti come potenza industriale, e la Germania riceveva aiuti dopo la riunificazione. Oggi, con le stesse direttive, la Germania è prima e l'Italia e in ginocchio, perché loro, come Francia e Spagna, hanno difeso i propri interessi, qui non è stato mai fatto".
Chiude con l'appello al voto, che tra un mese porterà due importanti regioni al rinnovo: "Laziali e lombardi possono dimostrare cosa è apprezzato attraverso la scheda e scegliendo il nostro simbolo si può mostrare quanto il governo è al nostro servizio".
Foto di rito con i candidati e via di corsa verso Vetralla, per un nuovo incontro, seguito da quello di Orte. La maratona elettorale del partito del presidente Giorgia Meloni è iniziata.
Teresa Pierini