Il nostro sito utilizza cookie e tecnologie simili per ricordare la vostra visita, raccogliere statistiche delle visite e adattare il nostro sito ai vostri interessi. Per maggiori informazioni o per impostare le preferenze dei cookie, in qualsiasi momento è possibile utilizzare il nostro strumento «Impostare le preferenze dei cookie» riservato a chi è registrato al sito. Accettando si prosegue la navigazione e si acconsente all’ installazione dei «cookie» da parte nostra o di terzi.

Vetralla spegne 241 candeline: una lunga storia di emancipazione

Provincia
Font

VETRALLA - Nuovo appuntamento celebrativo per la cittadina, che dopo aver recuperato la data in cui si emancipò da Viterbo diventando città, torna a festeggiare il 4 aprile, in ricordo di quel 1783.

Pin It

Duecentoquarantuno anni di indipendenza, festeggiati in sala consiliare, con torta, candeline, spumante e un'ospite d'onore: la giornalista Maria Concetta Mattei, che avendo conosciuto il sindaco Sandrino Aquilani in veste di poeta, ha scelto di presenziare alla piacevole cerimonia.

Il primo cittadino ha avuto così modo di ricordare i tanti personaggi che nel tempo hanno conosciuto e apprezzato Vetralla, specie grazie alle Biennali di poesia da lui organizzate, che nel tempo ha avuto come presentatori o protagonisti, tra gli altri, Nando Gazzolo, Franco Nero e appunto Maria Concetta Mattei, che presentò l'edizione del 2005 nell'eccezionale location di Venezia. Manifestazione restata nel cuore della giornalista Rai, che ha chiesto un applauso alla poesia, che ha la caratteristica di elevare gli animi.

Anche questa edizione è stata supportata dai racconti di Andrea Natali, che ha ricordato l'origine della città (leggi anche l'articolo dedicato alla prima edizione Auguri Vetralla: la città celebra l'anniversario d'indipendenza da Viterbo), Getulio Cenci che ha precisato orgoglioso: "Non so quante città celebrano i compleanni, noi lo facciamo per celebrare il nostro amore per Vetralla, una passione che viviamo ogni giorno", leggendo poi Dulcis amor patriae di Andrea Scriattoli, che recita parole come "Vecchia Vetralla io t'amo... e rammento i giorni giovanili".

E' ancora Natali a precisare come le sue poesie sono atti d'amore e che grazie a lui sappiamo che esisteva un'importante lavorazione della canapa e ben 14 laboratori di ceramica, con i pignattari, a cui ha dedicato una poesia, letta da Amerildo Menditto che poi ha offerto ai presenti anche "Il mio paese", sempre di Scriattoli, che chiama Vetralla "diletta patria".

Soddisfazione anche per l'assessore Daniela Venanzi, che ha confessato: "Ogni giorno in assessorato c'è una scoperta meravigliosa, con questa esperienza sto aumentando la passione di Vetralla, le cui bellezze mi hanno conquistato".

Come ogni festa è giunto il momento della torta e del brindisi, a cui hanno partecipato tutti i presenti. Tanti auguri Vetralla.



Al termine il sindaco Aquilani ha donato un libro a Maria Concetta Mattei, giornalista ormai legata a Vetralla, anche grazie ad iniziative che sta realizzando.

Teresa Pierini e Anselmo Cianchi