VITERBO - Tre visite in città e poi la conferma ufficiale: la preproduzione della serie di George Clooney è già partita su Roma e tra tre mesi il bel regista e attore americano stravolgerà il centro per due giorni, dal 3 al 5 agosto, data prevista per girare le scene previste. Saranno interessati piazza del Plebiscito, via san Lorenzo, piazza del Gesù fino al ponte del Duomo.
Un toccasana per il turismo, che scalderà sicuramente il già caldo periodo estivo, esattamente come ha sempre sperato l'assessore Sonia Perà, da tempo al lavoro per migliorare l'appeal della città verso le produzioni cinematografiche.
"Ho lavorato puntando sull'agevolazione verso le produzioni, limitando i passaggi per ottenere i permessi e fornendo un referente unico, per evitare che girino per uffici abbandonando l'idea di venire a Viterbo. Serve un punto di riferimento per le troupe - ha precisato la Perà - coinvolgendo gli operatori. Questo lavoro ha portato qui Spielberg, progetto che non è andato in porto perché non ha più fatto film, purtroppo ha riscontrato difficoltà nel trovare un bambino nel ruolo di protagonista ed ha superato i tempi previsti. Questo però ha creato immagine e molti ci stanno chiamando. Chiunque viene si è trovato bene e tra questi, George Clooney che verrà a girare ad agosto. E' un punto di arrivo ma anche di partenza. Oggi presentiamo il progetto Tuscia terra di cinema che spero proseguirà con la prossima amministrazione. Si tratta di un percorso cineturistico con pannelli esplicativi dei luoghi che sono stati importanti set, esteso anche ad altri comuni della provincia, per offrire un progetto completo. Non ci sono risorse per una Film commission ma possiamo avere referenti che coinvolgano i protagonisti".
Un progetto realizzato con il Tuscia Film Fest, rappresentato da Mauro Morucci: "Diamo consapevezza che abbiamo potenzialità, ce lo conferma chi vede la nostra città. La troupe di Spielberg, visitando la sagrestia del duomo, rimase estasiata, cheidendosi coma mai non ci fosse un turismo all'altezza. Finalmente arrivano le nostre 'Mappe del cinema' e cartelli bilingue che informino il turista"
E' Grattarola ad entrare nel dettaglio del progetto: "Saranno 7 pannelli, 5 centro e 2 frazioni (piazza del Comune, I vitelloni e il Vigile; piazza del Gesù, Luther e altri, piazza san Lorenzo, Otello e Maresciallo Rocca, piazza delle Erbe, I vitelloni, piazza della Rocca, I vitelloni e il Vigile, San Martino al Cimino, dedicato a Mastroianni e De Sica, Bagnaia, The young pope). Un progetto che offre la storia del cinema mondiale e locale, basta ricordare Alberini e il primo attore del cinema muto che era di Bagnaia. Poi c'è il versante economico con le troupe che dovessero arrivare e il relativo indotto, diamo merito al Maresciallo Rocca che ci ha dato una grande visibilità. Ci dobbiamo aprire e per questo serve la politica. Il cinema si fa a Roma, la nostra forza è la vicinanza e la bellezza, a livello paesaggistico il territorio è intatto e questo permette di girare tutto, anche produzioni storiche. Logistica mente e storicamente è Viterbo la città del cimema".
Il Tuscia Film Fest sta pensando anche ad mostra con i luoghi del cinema e si è preso in carico la gestione e gli aggiornamenti dei cartelli, da subito piazza del Plebiscito, dove girerà Cloney, dopo l'estate la relativa CineMap e il cartello saranno realizzati con le foto del set americano.
Parlando di cinema impossibile non ricordare l'importanta di Giorgio Capitani, raccontato ancora una volta dalla moglie Simona Tartaglia: "Giorgio sarebbe estremamente felice di tutto questo, sono certa che è qui, con noi. L'importanza della città è tutta nei 100 chilometri di distanza da Roma che abbatte i costi della produzione. Questo è un ottimo progetto, il massimo sarebbe avere degli studios al coperto, in qualche capannone inutilizzato, così da proporre un servizio completo. Ogni angolo di Viterbo si è prestato perfettamente a diventare altro, è stata da Roma a Verona, dalla Svizzera a Milano. Pensando al futuro dei giovani abbiamo creato un'associazione per organizzare i corsi per ogni tipo di professionalità del cinema. Viterbo deve diventare un luogo autonomo dove girare interamente un film, fornendo un pacchetto completo. Con questo impegno proseguo il sogno di Giorgio"
Tra gli imprenditori è intervenuto Fabio Belli, sottolineando l'impatto economico del progetto cinema: "Basta pensare ai 21 milioni di turisti che abbiamo nel giro di 100 chilometri, vanno in qualche modo captati, specie quelli religiosi. Troppi fanno mordi e fuggi, una volta conosciuta la nostra città vanno coinvolti per tornare. È indispensabile parlare di turismo e bene ha fatto la regione Lazio a creare un assessore al ramo, perché porta beneficio al settore e anche a quello edilizio. Dal punto di vista municipale è importante che almeno la metà della tassa sul turismo vada reinvestita nel settore".
Teresa Pierini