VITERBO - "Il maresciallo Rocca è stato identificato con Proietti, Proietti è stato identificato con il maresciallo Rocca" è questa in sintesi la dedica al grande artista, scomparso ieri, di Simona Tartaglia, moglie del regista Giorgio Capitani che proiettò Viterbo nel mondo televisivo con la storica serie. Ed oggi, all'imbrunire la città lo ha salutato con una proiezione speciale, dal titolo "Ciao Gigi.".
Da cosa nasce questo grande successo lo spiega ancora Simona: "Una bellissima sinergia tra la sceneggiatrice, Laura Toscano, il regista Giorgio Capitani, e l'attore Gigi Proietti. Insieme sono riusciti a creare una delle prime serie italiane di successo.
La bravura di Gigi è stata la grande umanità messa nel creare un personaggio completamente diverso dai suoi classici. Nel cinema, infatti, era sempre l'antagonista, in teatro era tutto, un vero mattatore. In Rocca era l'italiano medio.
Qui è entrato nell'anima della città - prosegue - tutti lo hanno amato, lo hanno visto girare sul set, ha stabilito un feeling con i cittadini, dovuto al personaggio ma anche al suo grande carisma e personalità, talvolta anche pungente".
Con lo staff di Capitani era stato già protagonista di altri film, e Simona ricorda la particolare esperienza vissuta insieme a Miami, dove hanno condiviso il complicato impatto con l'uragano Andrew: "Un momento difficile che ci ha unito non solo dentro ma anche fuori dal set. Abbiamo lavorato in condizioni metereologiche difficilissime, ricordo che girammo anche a 41 gradi con 90% di umidità. Un giorno la scena era prevista alle 14, Proietti entrava in friggitoria e gli cadeva addosso un bidone dell'immondizia. Scena perfetta, buona la prima, stanchi e accaldati dimenticammo di dare lo stop e lui rimase almeno 10 minuti da solo con un secchio in testa e bucce di banana che uscivano ovunque. Quando se ne accorse, tutto era talmente paradossale che non riuscì nemmeno ad arrabbiarsi.
Per Viterbo invece è stato un vero e proprio spot - conclude Simona - divenne praticamente il testimonial della città, pubblicizzando la Macchina di Santa Rosa, con scene che girammo dalla Sala Regia, e le Terme dei papi, dove fu girato un intero episodio. Rocca è talmente storia della Tv che lo conoscono tutti, ricordo che realizzarono anche un fischietto in ceramica con la sua effige".
Un vero personaggio, istruito alla perfezione dalla stessa Arma dei Carabinieri che incaricò l'allora Maresciallo Iannaccone di seguirlo passo passo, per restare fedele e reale alla Beneremita, supportandolo anche in qualche scena. I tanti scatti di allora sono nell'album dei ricordi del militare, oggi Tenente.
La città lo ha salutato con emozione fin da subito e stasera è apparso un poster proiettato sulle mura a ridosso del Palazzo Papale, visibile da tutta Valle Faul e mezzo centro storico, con scritto "Ciao Gigi".
Lunedì dovrebbe celebrarsi nella basilica santuario della Quercia quella cerimonia ricordo che abbiamo sperato fin dall'inizio, lanciandola da questa pagine (https://www.latuaetruria.it/news/19-in-citta/4157-addio-gigi-proietti-la-sua-citta-onoraria-potrebbe-salutarlo-insieme-al-regista-giorgio-capitani).
Giovedì Roma si fermerà in lutto cittadino per il saluto finale, ma Gigi resterà sempre nel cuore e negli occhi di tutti, merito della sua meravigliosa arte, che ha creato, tramandato e insegnato, facendola diventare eterna.
Teresa Pierini