VITERBO - Un rito che si era fermato lo scorso anno e che oggi torna prepotentemente protagonista: Raffaele Ascenzi è tornato a ricordare i facchini scomparsi nell'anno con una dedica sulla sua creatura Gloria, andando anche oltre e aggiungendo amici della Macchina di Santa Rosa. Per la prima volta una donna: la sorella Nicoletta.
E' al lavoro, l'architetto, per inserire le targhette che dall'inizio del viaggio di Gloria hanno contraddistinto il suo saluto personale ai Facchini che non ci sono più. Stavolta accade andando verso quella che potrebbe essere l'ultima uscita (sempre se non si realizza un trasporto straordinario a primavera, a settembre potrebbe esserci una nuova Macchina, leggi l'articolo https://www.latuaetruria.it/news/19-in-citta/4886-gloria-ultimo-atto-il-sindaco-arena-possibilista-sul-nuovo-bando).
Altamente emozionanti le scelte, che comprendono anche il regista Giorgio Capitani, ambasciatore del Trasporto a cui fu dedicata anche la girata in piazza del Plebiscito pochi mesi dopo la sua scomparsa, il vescovo Lorenzo Chiarinelli, il costruttore Contaldo Cesarini, per molti anni suo braccio "armato" per l'altra sua Macchina, Ali di Luce, e ancora Giovanni Saveri, Bruno Fiorillo, Armando Roselli, Luigi Albano, Giuseppe Marasca, Luigi Matteucci, Giovanni Fetoni, Mario Ferri, Massimo Taratufolo. La particolarità è la dedica più dolce, quella alla sorella Nicoletta, la prima donna che "sale" sulla Macchina dopo Santa Rosa, che la domina dall'alto.
Un nuovo gesto meraviglioso di Raffaele, che non dimentica mai nessuno. Quest'anno non potevano esserci le preghiere dei fedeli portate in giro per la città, ma le intenzioni per chi crede restano ben protette nel Santuario, il pensiero delle targhe era un gesto dovuto e Ascenzi non ha lasciato indietro nessuno.
Teresa Pierini