VITERBO - Le tradizioni della città dei papi pronte ad affrontare una nuova sfida per il riconoscimento immateriale Unesco: dopo la Macchina di Santa Rosa, entrata attraverso la rete delle Grandi Macchine a spalla, ora è la volta della Processione del Santissimo Salvatore.
Il progetto è inserito nella rete “Uomini, buoi e fiori. Cerimoniali agrari e processioni devozionali” e domenica il sindaco Chiara Frontini è andata in trasferta a Larino (Campobasso) per rappresentare la città di Viterbo insieme alle altre 18 comunità italiane che compongono il progetto.
L'idea è nata lo scorso maggio in occasione del laboratorio organizzato dal Comune di Larino "Fare cultura nei territori. Il progetto 3C e le buone pratiche locali" e si è concretizzata ieri nella Rassegna delle Carresi, aperta alle comunità di Padova, Atri, Casalbordino, Albugnano, Loreto Aprutino, Bucchianico e ovviamente Viterbo, insieme ai rappresentanti dei carri di San Pardo e delle carresi molisane di Ururi, San Martino in Pensilis e Portocannone.
Chiara Frontini è stata accolta dal sindaco Pino Puchetti, presente anche Letizia Bindi, che per prima ha puntato su questa candidatura Unesco.
"Grazie al Comitato del Santissimo Salvatore che sta coordinando l’iniziativa - ha precisato la prima cittadina viterbese - promuovendo la cultura e l’identità contadina del nostro territorio".
T. P.