VITERBO - Domani, giovedì 1° settembre alle 12, verrà inaugurata presso il civico 19 di via di Santa Rosa una targa dedicata al regista Giorgio Capitani, che ha vissuto in questa casa con la moglie Simona una ventina d’anni, dal 1996 fino alla sua scomparsa nel 2017.
Se ne è interessata la Fondazione Carivit, presieduta dal dott. Luigi Pasqualetti, su proposta del Touring Club Italiano che nel marzo scorso gli dedicò una conferenza del ciclo “Vip in Tuscia” 2022 promosso in collaborazione con la stessa Fondazione.
Va ricordato che Capitani, storico regista dello sceneggiato televisivo “Il Maresciallo Rocca”, ha notevolmente contribuito ad accrescere la notorietà di Viterbo a livello nazionale. Per la sua attività di promoter l’amministrazione comunale lo ha insignito del titolo di cittadino onorario, prima ancora che diventasse residente. Gli è stato anche attribuito dal Sodalizio Facchini l’ambìto riconoscimento di “Ambasciatore della Macchina di Santa Rosa”. L’affetto per la patrona di Viterbo lo manifestò anche con l’inserimento del “Trasporto” in un episodio del Maresciallo Rocca 1998, ai tempi di “Sinfonia d’archi” di Angelo Russo.
La sua prima regia risale al 1954, ricca la filmografia fino agli ultimi anni Ottanta. Poi la collaborazione con la Rai Tv per gli sceneggiati.
Il Presidente della Fondazione Carivit dott. Luigi Pasqualetti ha commentato: “Il nostro è un doveroso attestato di riconoscenza a Giorgio Capitani che ha onorato la città di Viterbo. Sono molto grato agli amici del Gruppo Consolare di Viterbo del Touring Club Italiano guidato da Vincenzo Ceniti e alla signora Simona Tartaglia per aver facilitato questa iniziativa che accresce l’interesse per il capoluogo della Tuscia”.
Alla cerimonia saranno presenti il presidente Pasqualetti, il console Ceniti, la moglie di Giorgio, Simona Tartaglia, il sindaco Chiara Frontini, il presidente del Rotary Club Viterbo Lamberto Scorzino, il presidente del sodalizio Massimo Mecarini e il capitano Iannaccone, ai tempi di Rocca Maresciallo e comandante di stazione, che fu il vero istrutture di Gigi Proietti, per avvicinarlo più possiible al ruolo di Carabiniere.