VITERBO - Il giro delle sette chiese è la parte gioiosa in cui il Sodalizio e le autorità si incontrano per avviare il Trasporto. O almeno dovrebbe, in passato è stata fatta un'adunanza privata senza amministrazione, in polemica con il sindaco Michelini, stavolta è stato il capofacchino Rossi ad alzare la voce, e come se l'ha alzata, contro le autorità che, per scelte di sicurezza, hanno stravolto l'abbraccio del pubblico ai Facchini.
A farne le spese è il sindaco Chiara Frontini, unica rappresentante politica in quel momento sul palco, che è stata letteralmente investita dalla reprimenda di Sandro Rossi, pur estesa all'intero comitato di sicurezza, ma di fatto è finita interamente sulle sue spalle, e il suo volto tirato, con risposta annessa, lo ha dimostrato.
Tutto è iniziato a fine incontro, poco prima dell'uscita dei Facchini. Sandro Rossi prende il microfono e non riesce a parlare. La soilta emozione, pensiamo tutti. Poi apre bocca, e tira fuori tutto quello che ha dentro: "Parlo a nome del Sodalizio, siamo tutti uniti e così non va bene. Abbiamo fatto il giro e a piazza Fontana Grande, dove ci vanno sempre 2 mila persone, ce ne saranno 200, tra tribune e sedie, che sono distanziate di 2 metri, molto peggio del covid. Vogliamo parlare di piazza del Comune? Potrebbe essere anche peggio, per non parlare di piazza Verdi, con via Rosselli che anziché accogliere migliaia di persone in salita è occupata dalla tenda della Protezione Civile... si sono fatti la postazione privilegiata. La nostra benzina sono i fedeli, il pubblico, sono loro che ci danno la forza di tirare su la Macchina e andare, senza quella benzina, gli applausi, non abbiamo le forze. Capisco la sicurezza, ma sono giorni che dico di cambiare e niente, non è successo. Se stasera, uscendo dal Santuario, quando andiamo a prendere la Macchina a San Sisto, vedo piazza Verdi con quattro persone chiamo il sindaco e vi annuncio... la Macchina non passa".
I facchini si alzano in piedi, applausi fragorosi e grida "Sandro, Sandro, Sandro", restano sedute solo le autorità in prima fila, ovviamente.
Chiara Frontini prova a prendere la parola, promette che il prossimo anno potrebbe togliere le tribune ma per Rossi non è quello il problema, e ricorda stadi e piazze piene per concerti come quello di Vasco Rossi. "E qui non abbiamo nè gente fumata nè ubriaca - prova a scherzare il capofacchino - quello magari succede dopo, ma prima non c'è pericolo, non ci sono mai stati problemi con la festa di Santa Rosa".
Chiara Frontini, visibilmente affranta dall'accaduto replica: "Sapete quando io per prima non veda l'ora di vivere questa festa, ma ci sono regole da rispettare e il primo dovere di un sindaco è far rispettare la legge". Rossi le chiede scusa, precisa che non era diretto a lei ma conferma, entro poche ore qualcosa deve cambiare, altrimenti faranno quel gesto eclatante.
Non succederà, sinceramente non crediamo si arriverà a tanto, ma non crediamo nemmeno che nel giro di poche ore possano cambiare le regole. La Rete della Grandi Macchine a spalla ha già lanciato l'idea di impegnarsi maggiormente, e in modo incisivo, per garantire la sicurezza, chiaramente dal prossimo anno. Vedremo cosa accadrà stasera, ma è bastato vedere la piazza dove si è svolto il Palio di Siena per capire che si rischia di far applicare leggi in modo diverso, tra un posto e l'altro, e la festa di Santa Rosa non ha alcuna competizione al suo interno, solo quel "semo tutti d'un sentimento" che potrebbe, ragionevolmente, essere applicato per il bene della festa.
A stasera, ammirando Gloria: il Sodalizio non fermerà la Macchina, speriamo, sempre che non lo faccia la pioggia, visto che il meteo per la serata non sembra tanto favorevole. Ma li ci penserà Santa Rosa.
Teresa Pierini