VITERBO - A tavola, è risaputo, si ripianano le divergenze. Qualche volta anche senza stare a tavola, ma su un palco, davanti a centinaia di persone intente a partecipare alle storiche cene dei Facchini.
Pace è stata, quindi, come prevedibile, tra il Sodalizio, con Massimo Mecarini, e il sindaco Chiara Frontini, che insieme sul palco hanno parlato uniti, per il bene della città. Un'ascia di guerra sepolta, dopo un 3 settembre fortemente tirato, che oggi diventa monito perché non capiti più.
Accanto a Massimo, tra la gente, il capofacchino Sandro Rossi e tutti i cavalieri di Rosa, stavolta intenti a cucinare e sparecchiare. Accanto a Chiara i suoi assessori e i consiglieri comunali. Assente la parte istituzionale dedicata al servizio d'ordine, partendo dal Questore per arrivare al Prefetto.
Un passo dovuto, almeno pubblicamente, che sia da monito per il futuro, perché, che piaccia o meno, sono i Facchini che prendono sulle spalle la Macchina e la portano in trionfo per la città. E' ormai evidente, come detto al Teatro Unione da Rossi, che la gente, gli applausi, l'acclamazione, tutto questo è la benzina che spinge un centinaio di uomini a fare un notevole sforzo, e loro vanno ascoltati. Dai commenti che abbiamo avuto modo di sentire direttamente, nessuno vuole fare atti di prepotenza ma semplicemente essere coinvolti per conoscere le decisioni prese per la sera del Trasporto, e magari apportare correttivi, senza arrivare ad atteggiamenti rigidi che non fanno bene a nessuno. E il prossimo anno, con quel pizzico di esperienza amministrativa in più che quest'anno è mancata, sicuramente sarà diverso. Per il bene di tutti.
Intanto proseguono le cene, tutte le sere fino a sabato 10 settembre, in piazza San Lorenzo, un modo per stare insieme, condividere la serata con gli "eroi" del 3 settembre e fare del bene attraverso le iniziative benefiche.
La festa non è solo Macchina, anzi è festa perché una adolescente viterbese viene festeggiata attraverso la Macchina.
E quella Santa Rosa, ogni sera, riceve l'omaggio di centinaia di fedeli, accolti da suor Francesca e dalle altre suore alcantarine all'interno del Santuario. Sul sagrato, ferma, orgogliosa, illuminata c'è Gloria, giunta a casa, finalmente dopo due anni, dopo un Trasporto lungo e faticoso, e tutti possono ammirarla, farci foto.
La chiesa è aperta, per una preghiera e per visitare La forza della Fede, mostra storico documentaria sulla Festa di Santa Rosa, con la sua urna all'ingresso.
Nelle altre sale i bozzetti con la storia delle Macchine, dai baldacchini per passare ai primi campanili di Papini fino alle attuali, i Facchini, il ciuffo, la divisa, informazioni sempre utili ai viterbesi, fondamentali per fedeli e turisti.
Uscendo nel cortile del monastero le rose, in penombra fanno, da contr'altare alla Rosa illuminata, in cima a Gloria, che orgogliosamente spunta. Sarà accesa fino all'11 settembre, e in queste serate sarà aperto anche il Monastero.
Poi, fino al 31 ottobre, la mostra sarà visitabile durante il giorno.
Teresa Pierini