VITERBO - Sarà l'ispirazione artistica, sarà che ci son di mezzo sempre i santi, ma dopo Santa Rosa e la nuova Macchina, è Raffaele Ascenzi a vincere di nuovo un concorso di idee del Comune di Viterbo, stavolta quello per San Pellegrino in fiore.
Questo pomeriggio l'assegnazione ufficiale nell'ambito della commissione che ha accolto i componenti della giuria, classifica in mano, pronti ad associare a ciascun progetto valutato il relativo nominativo, fino ad oggi chiuso in busta.
Ancora una volta in team, decisamente allargato con altri colleghi architetti., progettisti e un esperto in composizioni floreali: Ascenzi è quindi capofila dei colleghi Francesco Moretti, Marco Porcorossi, Andrea Rodolico e Alessandro Scorza, titolari del progetto a cui hanno lavorato anche Federico Ciatti e Ferdinando Sciarrini, ottenendo un punteggio di 92,20 e superando di poco più di cinque punti il secondo, realizzato da Lorenzo Porciani che ha ottenuto 87,60.
La motivazione ha sottolineato come il progetto vincitore sia totalmente conforme alla storia di San Pellegrino in fiore, rispettando il tema dei monumenti medievali della città, mentre per il secondo è stato evidenziato l'uso di materiale particolare e innovativo, che nel dettaglio sarebbero stati degli specchi.
"Abbiamo condiviso il percorso di progetto con tanti colleghi - queste le prime parole di Ascenzi - è stato entusiasmante lavorare insieme, anche con Federico e Ferdinando che non risultano tra le firme ma sono stati fondamentali, specie nel comprendere come comporre gli allestimenti floreali. New entry in team dell'architetto Moretti che ha seguito la relazione tecnica mentre per spiegare cosa vedremo diciamo solo che il tema era il Medioevo e ci siamo attenuti scrupolosamente a questo".
Non viene detto molto, non tanto per non perdere il bando, che stavolta non prevede alcun obbligo di silenzio da parte degli architetti vincitori, ma per lasciare l'effetto sorpresa ai viterbesi e soprattutto ai turisti che sceglieranno la città dei papi per il ponte del 1° maggio, data in cui tornerà San Pellegrino in fiore dopo un anno vacante.
Piccoli dettagli da parte dell'architetto Moretti: "Principalmente è stato usare il tema floreale utilizzato per mostrare ciò che gli edifici dicono con la pietra, prendendo ispirazione da Victor Hugo che definiva la pietra come il libro dell'uomo, prima della carta. Abbiamo preso le architetture medievali proiettandole su installazioni effimere".
Parliamo dell'alto medioevo, anche se sono gia stati esclusi i cosidetti hortus simplicium, gli orti dei conventi, e che se la prima cosa che viene in mente sono le meravigliose decorazioni geometriche che compongono la loggia del Palazzo Papale, pur datato XIII secolo, magari realizzati con l'ars topiaria, che consiste nel potare alberi e arbusti al fine di dare loro una forma geometrica. Ora sarà il Comune ad appaltare le varie realizzazioni, per un importo di 135 mila euro, e definire il progetto facendolo diventare realtà.
Di certo abbiamo le piazze, come previsto dal bando, coinvolte in un percorso artistico e architettonico naturale che andrà da piazza San Pellegrino passando per Scacciaricci, San Carluccio, piazza della Morte fino a San Lorenzo e piazza del Gesù.
In commissione anche Armando Malè, che per decine di anni ha organizzato la storica manifestazione, prima di cedere il marchio al Comune di Viterbo, che si dichiara soddisfatto del lavoro: "Sono orgoglioso che il progetto prosegua e che, come abbiamo scoperto oggi, sia realizzato da un gruppo di professionisti viterbesi".
La commissione ha valutato 12 proposte, che sono diventate 8 dopo averne escluse 4, alcune per la riconoscibilità legata al nome riportato sulla busta, violando l'anonimato, una riportava 4 tavole per piazza, invece di una e l'ultima non aveva la planimetria del progetto.
Queste le votazioni di tutti i progetti, partendo dal vincitore, busta 5, punteggio 92,20, firmato da Raffaele Ascenzi, gruppo di lavoro con Francesco Moretti, Marco Porcorossi, Andrea Rodolico, Alessandro Scorza; busta 8, punteggio 87,60 di Lorenzo Porciani, Delaram Kazemi Ashef, con Alessia Taurchini; busta 3, punteggio 80 di Cristian Ciucciarelli; busta 11, punteggio 73,20, Cecilia Zamponi, Sabrina Zibellini, Mauro Carlini; busta 10, punteggio 72,42, Giorgia Tamantini, Elena Claudia Conconi e Paolo Loreti; busta 7, punteggio 70,20, Andrea Cannamela, ideatrice Priscilla Mattioli, architetto Siracusa; busta 4, punteggio 67, Alessio Patalocco; busta 6, punteggio 65,20 di Alfredo Giacomini e Carlo Chiassarini.
Il concorso di idee prevede un rimborso al primo classificato da 7.500 euro, 2.500 euro al secondo, 1.500 al terzo, agli altri concorrenti, fino al decimo posto in graduatoria e che abbiano ottenuto un punteggio minimo di 60 punti, e quindi tutti e cinque, verrà corrisposto un rimborso spese di 500 euro.
Tutti saranno esposti al pubblico, probabilmente proprio durante la manifestazione, in programma dal 1° al 5 maggio 2024, anche se non è eslcuso che venga anticipata l'esposizione, tranne il vincente, per utilizzare l'evento come lancio pubblicitario della manifestazione che colorerà la città nel ponte del Primo maggio.
Teresa Pierini