VITERBO - Il profumo del palco, il suono degli applausi, le continue repliche alla ricerca della perfezione: questo infinito periodo di quarantena ha stravolto il mondo dello spettacolo, specie quello teatrale, che ha, di fatto, interrotto le attività. E se il mondo cambia si prova ad andargli dietro, o meglio ad anticiparlo, come sta facendo Pino Quartullo, che questa sera porterà la magia del teatro al suo pubblico.
Lo farà nell'unico modo possibile: quello online, grazie alla collaborazione con la pagina Eventi della Tuscia, dove alle 21 sarà riproposta la ripresa della commedia "Quando eravamo repressi 3.0", dal palco del Teatro Ghione (stagione 2016), scritto e diretto da Pino Quartullo, con Francesca Bellucci, Annabella Calabrese, Matteo Cirillo, Tiziano Floreani.
"Ho tantissimo materiale ripreso nei vari spettacoli, molti con Gigi Proietti e tanti altri colleghi come Rosita Celentano - precisa Quartullo - e penso che sia davvero bello in questo momenti riproporre gli spettacoli online, così da mantenere vivo il teatro, la sua missione. Sono a disposizione di teatri e pagine social che vorrano trasmettere le mie commedie per i propri utenti".
Per avere informazioni basta contattare Pino Quartullo via Instagram o Facebook. L'attore in questo momento sarebbe stato in tournée con Hollywood burger (che abbiamo ammirato nel numero zero a Ferento, ripreso in qualche momento nella nostra intervista, per vederla clicca qui), uno dei palchi da calcare sarebbe stato il Teatro Padovani di Montalto.
Professionalmente aggiunge anche la gioia di ammirare il debutto televisivo della figlia Emma, protagonista di "Vivi e lascia vivere", nuova fiction di Rai 1, in onda in prima serata dal 23 aprile. Nella serie Elena Sofia Ricci (mamma della giovane attrice) interpreta Laura, una donna dal carattere forte che perde il marito e il lavoro, una madre che fa anche da padre, recitando proprio accanto alla primogenita (nella foto tratta da Oggi, che gli ha dedicato la copertina ora in edicola).
La storia trentennale delo spettacolo "Quando eravamo repressi".
Quando eravamo repressi nasce nel 1990: nell’ambito delle attività del sindacato attori, Pino Quartullo frequenta Alessandro Gassman e Francesca d’Aloja, giovanissima coppia di attori, fidanzati da tempo. Diventano amici e Quartullo comincia a pensare ad una storia che coinvolga Alessandro e Francesca come attori, da portare in scena. Nella primavera del ‘90 Quartullo ultima la commedia; cominciano a cercare un titolo, consultano produttori teatrali interessati, provinano alcune attrici per il ruolo di Petra.
Vittorio Gassman legge la commedia, ne è entusiasta e si propone come produttore teatrale dello spettacolo, con la sua società Olimpo 84. Quartullo presenta il titolo “Ci siamo fatti in quattro” ma Vittorio Gassman commenta “non è ancora trionfale” La giovanissima Lucrezia Lante della Rovere, reduce dal film “Speriamo che sia femmina” viene scelta per il ruolo di Petra. Sarà il suo debutto a teatro.
Il titolo di Quartullo “Quando eravamo repressi” piace a tutti e il 14 Settembre 1990 la commedia viene presentata in prima nazionale al festival Benevento Città Spettacolo.
Il 30 Agosto 1990, al bar della Pace di Roma, in collaborazione dello studio Lucherini, viene indetta una conferenza stampa. Tutti i giornali il giorno dopo riportano articoli con bellissime foto di Carlo Bellicampi dei quattro giovani interpreti. Il giorno dopo, il 31 Agosto il produttore Claudio Bonivento legge quegli articoli e chiama Quartullo per proporgli di realizzare un film dalla sua commedia.
Il 31 Ottobre 1990 la commedia viene rappresentata al teatro Piccolo Eliseo di Roma. Con una serie di “tutto esaurito”. Molte riviste e televisioni, non solo nazionali, sono incuriosite da questa esilarante commedia che racconta “la noia da sesso” di quattro giovani. Gassman definisce le prime commedie di Quartullo “drammi comici”. Durante le repliche Quartullo elabora la sceneggiatura tratta dalla sua commedia teatrale.
Nella primavera del 1991 i quattro attori ultimano le repliche e iniziano le riprese del film a Cinecittà (gli interni; gli esterni nel parco di Fogliano e a Roma). Nel cast, Vittorio Gassman, nel ruolo del sessuologo, apre il film analizzando la coppia in crisi, formata da suo figlio e da Francesca d’Aloja. Il grande Vittorio arricchisce il suo ruolo dotandolo di citazioni colte esilaranti (volendo possediamo il manoscritto di Vittorio che possiamo far girare). Nel film, per la prima volta sullo schermo, Raoul Bova, che si fa notare in un piccolo ruolo, come cliente della jeanseria, dove viene messo a nudo dalla proprietaria Lucrezia Lante della Rovere.
A fine 1991 il film è pronto ma le censura pone il divieto ai minori di 18 anni. Viene bloccata l’uscita nelle sale. Scoppia il caso. Walter Veltroni interviene per far togliere il divieto. Il film, senza tagli, esce nelle sale, nel Gennaio 1992, e viene distribuito dalla Columbia. Al cinema Quirinale di Roma, lunghe file di spettatori si susseguono al botteghino. Quartullo riceve chiamate da molti produttori interessati a suoi nuovi progetti: Dino De Laurentiis (di passaggio a Roma al Grand Hotel, lo incontra), Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori, Giovanni Bertolucci, ecc.. Rita Rusic accompagna al cinema Quirinale Oliver Stone a vedere il film.
Un anno dopo, la società Numero 1 cinematografica di Claudio Bonivento, produttrice anche del film Quando Eravamo Repressi, ha dei problemi e tutti i film prodotti dalla società vengono messi sotto sequestro. Quando eravamo repressi non verrà mai più proiettato nelle sale e in nessuna televisione.
La commedia Quando eravamo repressi viene aggiornata ne 2016 e si snoda tra due camere comunicanti di un albergo, dove esplode il problema del calo del desiderio all’interno di due giovani coppie che cercano di ravvivarlo aprendosi e scambiandosi secondo una complessa serie di combinazioni.
Petra e Massimiliano, proletari scabrosi, lo fanno tutti i week-end, Federico e Isabella, sofisticati ed eleganti, per la prima volta. Il confronto tra i quattro, inevitabilmente, scatena situazioni imprevedibili, contrasti, erotismo e comicità.
L'appuntamento è per le 21, oggi venerdì 17 aprile, sulla pagina Fb Eventi della Tuscia, dove sarà possibile ammirarlo anche nei prossimi giorni in "differita".
Teresa Pierini