VITERBO - Prosegue la programmazione di quartieri dell'arte che da oggi a domenica prossima sarà itinerante tra Tuscania, Carbognano, Viterbo, Bomarzo e Acquapendente.
Il progetto - sostenuto dal MAECI / Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese nell'ambito dell'iniziativa "Vivere all'italiana sul palcoscenico" – è firmato da Gian Maria Cervo, e si avvale della regia di Riccardo Festa (sezione dal vivo) e Nicolay Kolyada (sezione video), l'artista che - secondo il New York Times - ha trasformato la città russa di Ekaterinburg in un importante "centro del dramma moderno".
Rappresentato per la prima volta proprio a Ekaterinburg (negli Urali) A Shakespeare/Marlowe Digital Diptych è stato l'unico spettacolo di produzione italiana andato in scena dal vivo nel novembre 2020, in pieno lockdown. In quell'occasione gli attori italiani erano in video, mentre gli attori russi dialogavano con loro dal vivo, davanti alla platea gremita del teatro di Ekaterinburg (Urali).
Tra l'8 e il 17 ottobre, negli antichi spazi della Tuscia medievale e rinascimentale, accadrà esattamente il contrario. Lo spettacolo, che si presenta con un double-bill, intreccia una sezione video teatrale diretta da Nicolay Kolyada - con un cast composto da attori e musicisti russi dell'ensemble del Kolyada Theatre - e una sezione dal vivo diretta da Riccardo Festa. Attori live intratterranno rapporti con personaggi virtuali che appariranno su schermi disseminati sul palcoscenico.
A Shakespeare/Marlowe Digital Diptych è un progetto cross-mediale nato dall'incontro del drammaturgo e curatore italiano Gian Maria Cervo con il regista e drammaturgo russo Nikolay Kolyada. Realizzato in coproduzione da Teatro Stabile delle Arti Medioevali, Kolyada Theatre di Ekaterinburg, ALT QVM e UrTeatro, l'allestimento ha al centro due riscritture fantascientifiche brevi di opere shakespeariane, ambientate dall'autore Gian Maria Cervo in un futuro prossimo venturo: "Amleto - un'Ofelia di Più" e "Musica o un altro nome per la tempesta" che collega, secondo suggestioni elaborate dai saggi di Harold Bloom, le figure di Prospero e di Faustus.
"Amleto- un'Ofelia di Più" è una sorta di Amleto alla "Black Mirror" in cui viene immaginato il principe chiuso in una sala ipertecnologica del palazzo, dove può evocare ricordi del passato gridando "flashback" e giocare con cyborg, automi e intelligenze artificiali. L'opera si interroga su quanto la tecnologia digitale stia creando un nuovo Medioevo, un mondo in cui torna a valere la "notizia tradizionale", fondata sulla voce della comunità e non su fonti documentate.
Nel cast, Lorenzo Grilli, Konstantin Itunin, Alexey Romanov, Daria Kizingasheva, Daria Kvasova, Dario Guidi, Luigi Cosimelli, Vlad Melixov, Viktoria Lemeshenko, Nikita Bondarenko, Ruslan Shilkin, Anastasia Pankova, Ksenia Koparulina, Ivan Fedchichin.
"Musica o un altro nome per la tempesta" parte dall'idea che se si pensa a un Prospero contemporaneo - cioè a figure isolate e demonizzate nel mondo di oggi, indipendentemente dalla forma politica che i vari stati si danno - vengono subito in mente intellettuali e pornografi. In corrispondenza a questo si assiste a uno sviluppo dell'umanità sempre più orientata alla politically correctness e alla bellezza esteriore e in preda all'ignoranza. Ci si trova così in un mondo in cui i Ferdinando e i Calibano si somigliano sempre di più.
Nel cast: Cesare Ceccolongo, Luigi Cosimelli, Riccardo Festa, Dario Guidi (talento di casa).
Così le repliche:
8 ottobre (ore 21.00 - Ex Tempio Santa Croce - Tuscania)
9 ottobre (ore 21.00 - Teatro Bianconi- -Carbognano)
10 ottobre (ore 18.00 - Museo Civico – Viterbo) /
15 ottobre (ore 21.00 - Palazzo Orsini – Bomarzo)
17 ottobre (ore 21.00 - Museo della Città – Acquapendente)
www.quartieridellarte.it
INFO E PRENOTAZIONI:
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