VITERBO - L'Estate viterbese ha da poco presentato quattro giornate intensissime a contatto con la natura, con un prologo tutto cittadino dedicato al rispetto e all'amore per il creato. "Danzando i 5 elementi", curato dall'Associazione Takitedha e dalla Scuola Kathak Italia, in collaborazione con Casale Pontesodo Parco dell'Olmo, sostenuta dal Centro Shanti Benessere e con il patrocinio e il supporto del Comune di Viterbo, ha proposto un laboratorio per bambini e ragazzi, un interessante trekking urbano e uno spettacolo d'arte indiana, legato alla scienza Ayurveda.
Terra, acqua, aria, fuoco e spazio sono diventati il filo conduttore delle giornate, partendo dal laboratorio nella natura del Casale Ponte Sodo, dove i più piccoli hanno imparato a conoscere, rappresentare e rispettare gli elementi, attraverso una serie di giochi e performance guidate da Rosella Fanelli e Ilaria Passeri.
Lo stupore dei più piccoli, la sicurezza delle ragazze più grandi che spesso li hanno presi per mano, le risate gioiose ma anche la grande attenzione per le indicazioni delle "maestre" hanno permesso un accrescimento interiore che sarà importante, se ricordato e portato ad esempio nella vita di tutti i giorni.
La prima occasione per raccontarlo è stato il trekking urbano, da Porta romana a San Pellegrino, guidati da Daniela Stampatori. Un viaggio iniziato parlando di Santa Rosa, viste le giornate di festa, della Macchina e del suo impatto con l'aria, in quel 2007 che vide Ali di Luce piegata su se stessa dopo essere stata colpita da una tromba d'aria. E ancora sul percorso della Macchina la sosta a piazza Fontana Grande, stavolta però raccontando dell'acqua, della sua importanza vitale.
Ancora qualche passo, verso il cortile di Palazzo dei priori, dove è la terra a dominare, quella dei sarcofagi scavati e riportati alla luce, storia e passato della città, in bella vista nel luogo che maggiormente la rappresenta, la sede comunale.
Ed è qui che i piccoli allievi hanno dato la prima dimostrazione delle lezioni ascoltate nel laboratorio, con la performance sugli elementi, rappresentati con gesti e movimenti sotto le indicazioni di Rosella Fanelli.
Il fuoco, il quarto elemento, prende vita in piazza San Lorenzo, sotto forma di forza, potenza, quella di Ercole, per la leggenda fondatore della città, proprio sul colle che oggi conosciamo come quello del Duomo, dopo aver sconfitto il leone. Fuoco e aria, insieme, per un altro momento che vede protagonisti i bambini, coinvolti nel quadro vivente della Principessa Aria, di cui le bambine costruiscono il castello, con i loro corpi, recitando frasi ad effetto. E applausi.
L'ultima tappa nel cuore della città, piazza San Pellegrino, dove si conquista lo spazio, bambini e genitori insieme, distanziati a conquistare ogni angolo possibile, per un girotondo di saluto al creato.
La sera di sabato, la performance artistica d'arte indiana ha concluso l'impegnativo laboratorio.
Nel chiostro dei longobardi si sono esibiti Rosella Fanelli e Valeria Vespaziani nella danza Kathak, spiegata anche nei suoi ritmi logici e matematici, cadenzati dalla Tabla (percussioni indiane) di Manish Madankar e dalla Mohan Veena (chitarra indiana) di Guido Di Laurenzi; stupore e fascino nella performance del fuoco, tutti accompagnati dalla voce narrante di Ilaria Passeri.
Danzando i 5 elementi ha dimostrato come è possibile imparare giocando e divertendosi, ad ogni età, acquisendo elementi utili per rispettare la natura, il mondo che ci circonda, sperando di trovare presto un equilibrio che ci permetta davvero di vivere in simbiosi con il creato.
Teresa Pierini