RONCIGLIONE - Siamo in piena Quaresima ma non si è spenta l'eco dell'abbraccio dato alla delegazione di Amatrice, inserita nella Gran corso di Gala dello storico Carnevale.
Una terza domenica che ha visto il Carnevale di Ronciglione arricchirsi della sfilata di un folto gruppo, insolito da queste parti ma, a cui è stata riservata un’accoglienza speciale da stadio, fatta di applausi, sorrisi e incoraggiamenti da parte delle due ali di folla assiepate per le vie e piazze barocco/rinascimentali, lungo tutto il percorso.
Circa cento persone, uomini, donne e bambini, la loro età non è stata un limite, in strada si sono riversati tutti e rigorosamente in abiti tipici, ballando al suono dei loro strumenti caratteristici. Dal bambino di otto mesi fino fino al nonno ultra ottantenne, tutti con la stessa voglia di cogliere quell’opportunità di evadere per un giorno da un luogo di sofferenza, ancora teatro delle macerie, lì cuore e mente sono nati e resteranno per sempre. Davanti al gruppo uno striscione della Proloco di Amatrice che riportava il Viaggio della “Transumanza” candidata a Patrimonio UNESCO 2019.
Lode alla ronciglionese Maria Cangani e al Maestro Sandro Nardi, direttore del teatro di Acquapendente. Da una chiacchierata informale è scaturita la bellissima e dolcissima idea di invitare gli amatriciani a partecipare in queste giornate di festa nella cittadina del carnevale. Il Maestro Nardi ha tenuto delle rappresentazioni ad Amatrice ed ha pensato bene di offrire una possibilità di evasione: “quale meglio opportunità da vivere da protagonisti se non quella di sfilare a Ronciglione nella domenica regina”.
“Un primo giorno lontano dalle macerie…” sono queste alcune delle parole pronunciate da Giovanna Persico, responsabile del gruppo di Amatrice.
Invitarli, è stata un’idea nata dal profondo del cuore che si è concretizzata soprattutto grazie alla disponibilità del Centro Polivalente di Ronciglione, la cui responsabile è proprio Maria Cangani che ha subito ottenuto il benestare a procedere da parte del Sindaco Mario Mengoni.
Il suo pensiero: “Un plauso alla Proloco di Amatrice per l’organizzazione spontanea e la determinazione nel saper cogliere questa possibilità, sono grata al mio Maestro di teatro per aver fatto da tramite tra la mia realtà locale e quella del comune nel reatino. Sono arrivati con le valigie, ognuno con le proprie esigenze, pieni di vitalità, ospitarli è stata un’esperienza impegnativa ma che non dimenticherò. Grazie alle attività locali che hanno contribuito all'accoglienza offrendo prodotti alimentari. I Nasi Rossi hanno donato dei pitali in ricordo. Il popolo di Amatrice è stato felicissimo e divertito ma allo stesso tempo emozionato e onorato di vivere questa speciale tradizione della nostra terra. Nei loro occhi ho visto tanta gioia per un’esperienza importante di cui ne faranno tesoro e io ne andrò molto fiera, in quanto per me, per Maria, è stata proprio una giornata così bella e profonda, la genesi di alcuni affetti che coltiverò negli anni a venire”.
S. M.