VITERBO - Chiara frontini, a caldo, decide di parlare a chi l'ha scelta, per chiedere una conferma, a chi ha votato diversamente e ora non ha rappresentanza nel ballottaggio, e anche a chi non ha votato: "Chiedo solo 5 minuti, andate a votare il 26 giugno, voi al massimo perderete 5 minuti, specie se non credete nel cambiamento, noi vi dimostreremo che invece il cambiamento è possibile".
Una sorta di scommessa, un investimento "derivato" con basso rischio, e, secondo la candidata civica, con tantissimo vantaggio.
Dopo le dichiarazioni della notte dopo lo scrutinio (vedi articolo in basso) la prima conferenza stampa, con addosso tutta la fatica della campagna elettorale e la due giorni ai seggi. Non c'e spazio per la stanchezza e Chiara Frontini sceglie di ripartire subito: "Quattro anni fa ci siamo lasciati con un 17% al primo turno, giunti secondi, e una vittoria sfiorata al ballottaggio, mentre oggi siamo primi verso un ballottaggio che ci vede protagonisti: il patto civico di oggi supera di 5 punti la sfidante, avendo più che raddoppiato i consensi ottenuti dai cittadini".
Inizia parlando di numeri: "Dato di primaria inmportanza, che dimostra la crescita del patto civico e della sua classe dirigente, ma abbiamo dimostrato alla città che a volte per vincere non bisogna aver paura di perdere. Quattro anni fa non abbiamo avuto paura di perdere, le nostre scelte di allora sembravano un miracolo, oggi, noi e i cittadini che ci hanno scelto, dimostra come ci si può rialzare. In questi quattro anni abbiamo sviluppato una simbiosi con i viterbesi - prosegue - che oggi è chiara a tutti, a noi fu evidente già dal 2018, ma oggi la vedono tutti. Ci hanno tutti incoraggiato, chiedendo di non mollare ed oggi vediamo che non ci hanno deluso e non lo abbiamo fatto noi. La città non si è fermata di fronte a quella che sembrava una sconfitta".
Chiude con l'appello al voto: "Oggi lanciamo un appello, siamo già pronti, lo dimostrano i cartelli del balllottaggio già affissi. Ora chiediamo a tutti i cittadini di avere fiducia, nonostante in passato la politica non abbia mai mantenuto le promesse. Noi siamo diversi e vi chiediamo di andare il 26 a votare, mettere una croce sul mio nome e dimostrare che il cambiamento è a portata di mano. Voi al massimo avrete perso 5 minuti ma se avremo ragione noi, che sappiamo di essere diversi dagli altri, dimostreremo che la storia puù cambiare e si potrà raccontare un modello diverso di città, che va oltre le individualità. Siamo tutti uniti, nessuno ha mollato, con noi conta il progetto e questa comunità, che si è formata e cresce sempre di più, dai 186 candidati che sono in squadra a tutti i cittadini che hanno aderito. Chiedo 5 minuti a chi non crede - aggiunge - e altrettanto a chi ha creduto in noi, coinvolgendo gli altri in questi 15 giorni, spiegando che Viterbo può cambiare e noi stravinceremo, vincerà Viterbo, togliendo quello che divide e mettendo sul tavolo quello che unisce".
Applausi dai candidati consiglieri presenti, sempre al suo fianco, e un pizzico di commozione.
In chiusura la precisazine sulla cosa più gettonata in fase di ballottaggio, gli apparentamenti, e la risposta è ancora quella della notte: "Nessun apparentamento, per tre motivi: per garantire la governabilità, per tutelare chi ci ha messo la faccia, tutti i candidati e i 20 che saranno eletti in consiglio comunale, che vedono in me chi la sosterrà sempre, e per dimostrare alla città che un modello diverso di governo è possibile. Dialogheremo ovviamente con tutte le realtà che non hanno raggiungo il ballottaggio - conclude Chiara Frontini - parlando con i rispettivi elettori, provando a spiegare la bontà della nostra prosposta. La politica è condivisione e mettersi in discussione ma la priorità è il nostro progetto".
Teresa Pierini