VITERBO - Raffaele Ascenzi prosegue nella sua tradizione personale: dopo Ali di luce e Gloria sarà sua anche la prossima Macchina di Santa Rosa, una vittoria (sub judice al momento) aspettata da molti, anche a giudicare dagli applausi del folto pubblico presente nella sala d'Ercole.
E' solo di ieri il saluto a Gloria, definita da Sandro Rossi e Massimo Mecarini la Macchina più bella mai vista, amatissima anche dai viterbesi che fin da subito individuarono affinità con il volo d'angeli di Zucchi, la più amata del passato.
Tra i bozzetti valutati una differenza di 30 punti su 100, distanza abbastanza importante, tre progetti annullati per difetto di presentazione, tra cui quella di Angelo Russo, creatore di Sinfonia d'archi, e cinque bocciate perché identificabili attraverso scritte, poi risultate corrispondenti al motto della stessa.
Sono nove quindi le Macchine "papabili" e la più bella per la commissione è Dies Natalis.
Al momento non è stato possibile visionare i bozzetti perché sono partiti i termini per eventuali ricorsi dei concorrenti, solo al termine di questo periodo potranno essere mostrati e, come ha anticipato l'essessore Antoniozzi, saranno esposti tutti al teatro dell'Unione. A breve, non sappiamo quando ma appena legalmente fattibile.
Nessun dettaglio può ancora trapelare, e lo stesso Raffaele ha pregato di non fare domande, tanto non darà risposte. Ha però ringraziato la famiglia (presenti moglie e figli, ma anche la madre a cui ha dedicato il suo estro artistico, il fratello Guglielmo con le figlie), ancora una volta ha tolto loro del tempo prezioso per concentrarsi sulla sua nuova "creatura", che, siamo certi, diventerà presto nostra, di tutti i viterbesi.
Per immaginare qualcosa possiamo basarci solo sul nome dies natalis, che per la Chiesa è il giorno della morte, infatti i santi sono celebrati in questa giornata non in quello della nascita, come i comuni mortali. Sicuramente il senso religioso di questo "passaggio" sarà molto evidente, per aver deciso di dedicarne il nome; e ancora possiamo interpretare dalla motivazione della commissione che parla di tradizione sul culto e sulle Macchine Santa Rosa, con tanto di riproposizione di vecchie Macchine pur sposate a nuove tecncologie, che soprattutto hanno permesso lo svuotamento della parte interna riuscendo a donare una maggiore altezza rispetto al passato. Sappiamo che il bando parla di misure in modo preciso: "L'altezza della Macchina non dovrà essere superiore a m. 28 dalle spalle dei facchini, il peso complessivo non dovrà superare comunque i 50 q.li. con una distribuzione dei carichi tale da garantire il posizionamento del baricentro ad un'altezza di sicurezza". Presto capiremo cosa viene inteso per "più alta".
Infine è stato apprezzato il posizionamento della Santa, la riproposizione degli episodi della vita ed è realizzabile senza difficoltà, particolare ritenuto fondamentale, insieme al richiamo del culto religioso, verso il Giubileo 2025, e la citazione del patrimonio immateriale Unesco.
Una cosa è certa: l'architetto Ascenzi è di nuovo il protagonista della festa di Santa Rosa.
Per chi volesse seguire l'intera riunione della commissione: https://www.facebook.com/latuaetruria/videos/1747381689046266
Teresa Pierini e Anselmo Cianchi