VITERBO - Avevamo lanciato una proposta che potesse mantenere viva la festa di Santa Rosa attraverso il montaggio di Gloria a San Sisto (per leggere l'articolo clicca qui).
Una proposta folle, lo sappiamo, nata dal grande amore per la Santa e per l'enorme devozione che l'intera città le tributa ogni anno. Un'idea per mediare quello che venti giorni fa sembrava impossibile, il Trasporto, e che magari tra qualche settimana può diventare possibile.
Non c'è nulla di certo al momento, e questo porta razionalmente verso il no alla festa, ma c'è da attendere l'evoluzione dei contagi, fortunatamente sempre in calo, e magari potrebbero arrivare disposizioni governative più morbide. A quel punto, con la risposta positiva dell'amministrazione e il miracolo del Sodalizio, che dovrebbe organizzarsi velocemente, qualcosa potrebbe cambiare.
Nell'attesa, abbiamo chiesto all'ideatore di Gloria, l'architetto Raffaele Ascenzi, cosa ne pensa, e lui dal punto di vista strettamente personale è pronto a portare di nuovo la "sua" creatura a San Sisto: "Sono positivo, ma questo vale solo per me come ideatore, e dopo un confronto con il costruttore. Entrambi siamo sicuri che sia possibile, ma siamo anche in attesa di seguire le indicazioni e le decisioni istituzionali. Saranno il sindaco e il Facchini, che hanno la responsabilità del Trasporto, a fare la scelta definitiva. Noi certamente ci saremo" precisa Raffaele.
E tutto riporterebbe il sogno a San Sisto, dove la Macchina di Santa Rosa aspetta la "mossa". "Noi saremo pronti a costruirla dopo il 20 agosto - aggiunge - e per abbattere i costi si potrebbe fare senza ponteggio, con un notevole risparmio, fissandola come avviene davanti al Santuario, nei giorni dopo il Trasporto, in tutta sicurezza.
Aspettiamo fiduciosi e speranzosi. Sono cosciente che basterà ancora qualche giorno per avere un'idea più chiara della pandemia. Le statistiche vanno per il verso giusto - conclude Ascenzi -. In caso di risposta positiva sarebbe un bel segnale da dare a tutti, permettendo a tutta la comunità di stringersi e pregare per la Santa Rosa".
Teresa Pierini