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Bontà e tradizione ad Assaggi: inaugurato il Salone dell'enogastronomia laziale

VITERBO - Inaugurato Assaggi 2023 alla presenza di tutte le autorità cittadine, in primis il presidente della Camera di Commercio di Rieti e Viterbo, Domenico Merlani, e il segretario generale Francesco Monzillo, organizzatori del Salone dell'enogastronomia laziale.

Uno sforzo ripagato con soddisfazione, come spiega lo stesso Merlani: "Questo per me è un primo evento, perché il precedente era l'anno zero, ma visti i risultati di ottobre abbiamo voluto ripetere e ripartire. Sono passati appena sette mesi e siamo qui al rilancio, le prime sensazioni sono molto buone, abbiamo lavorato su alcune carenze riscontrate nella fase iniziale. Per Viterbo questo è un evento che può diventare strutturale anche per il giusto rionoscimento del ruolo che ha nell'agroalimentare".

Al taglio del nastro il sindaco Frontini, gran parte dei consiglieri, maggioranza e opposizione, l'onorevole Rotelli, i consiglieri regionali Sabatini, Paterna e Panunzi, il rettore Ubertini, il prefetto Cananà, molti sindaci tra cui l'indissolubile trio Profili (Bagnoregio), Ciucci (Farnese) e Bigiotti (fresco di trionfale rielezione a Valentano), Giampieri di Civita Castellana. Presente anche il mondo associativo e imprenditoriale con Pagliaro e Tortolini (Slow food), Melaragni (Cna che presenta anche uno stand), Andrea Belli (Ance) e Fabio Belli.

Sparisce anche la pioggia per il taglio del nastro, che viene allestita fuori, all'ingresso della Sala Alessandro IV che accoglie la biglietteria (gratuita per imprenditori del settore food&beverage, 6 euro per gli altri (5 online) che si trasformano però in buono acquisto da utilizzare da qualsiasi produttore presente nel salone. 

Due i piani allestiti, la Sala Alessandro IV e le scuderie sottostanti. All'interno il meglio della produzione laziale, dalle aziende viterbesi più conosciute, come il Salumificio Coccia, la Pasticceria Garibaldi, la Piccola formaggeria, l'Olio Traldi o Nativa, pronti a mostrare novità e prodotti gustosi, ma anche tante aziende di altre province, come la Tagliata, ristorante macelleria di Cittaducale (Rieti) al Salone con la linea "Sottovetro", pronti a raccontare ai visitatori la nascita di ogni prodotto, ad esempio la crema di porcini, realizzata solo con funghi raccolti nel territorio, fatti controllare dal micologo e poi trasformati in modo gustoso. Nell'ultima sala lo spazio per i brindisi, con i banchi delle migliori cantine selezionate dagli organizzatori.

Presenti anche le associazioni, VisitTuscia che rilancia il progetto organizzato da Confesercenti, la Cna che si divide tra l'artigianato di panetteria e quello delle ceramiche, ancora protagonista della mostra Forme e colori fino a domani, o l'Alpa, associazione laziale produttori apistici, dedita alla riscoperta del miele e alla protezione delle api, che offre il prezioso frutto, dai mieli laziali in varie tipologie alla particolare melata, che nasce dal polline raccolto sugli aghi di pini.

C'è molto da conoscere, scoprire e gustare, fino a domenica alle 20 a Palazzo Papale, a cui si aggiungono le degustazioni di olio e vino alla Sala Limonaia, museo Colle del Duomo, gli incontri sul cibo nella cupola di piazza del Plebiscito, lo street food di piazza dei Caduti e tutti i Fuori assaggi, i ristoranti del centro storico che hanno creato menù o piatti a tema.

Teresa Pierini e Anselmo Cianchi