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Eterna vola tra le vie buie della città, un vero omaggio "tutto Rosa"

VITERBO - Un trionfo, come ogni anno, più di ogni anno: il Trasporto della Minimacchina del centro storico ha conquistato le buie vie cittadine, dove per la prima volta è stata mostrata Eterna, la creazione di un gruppo di facchini, che hanno iniziato proprio nel comitato Centro storico.

Una nuova Macchina, che sfilerà fino al 2025, dedicata a chi se n'è andato, restando però nel cuore tutta la vita: sono tutti su Eterna, quattro leoni, Renzo, Mario, Salvatore e Giovanni, e gli angeli per avvicinarsi al cielo. Nel chiaroscuro della luce viva dei lumini la Macchina è davvero bellissima, ed offre anche la sorpresa di alzarsi un po', innalzando la statua di Rosa per qualche decina di centimetri nella parte di percorso senza ostacoli, da piazza delle Erbe al Santuario.

E' stata un'edizione diversa, per molti versi speciale, specie per l'inserimento in formazione di 25 bambine e ragazze, particolare che ha creato stupore, molti apprezzamenti e qualche immancabile critica.

La risposta è nel meraviglioso percorso di Eterna (Aethernum Rosae, il nome illuminato di rosso nell'anello che accoglie la statua della patrona), portato a spalla a turnbo da quasi 200 cavalieri, che indossando la divisa bianca con la fascia rossa erano un unicum. Guardandoli nessuno poteva notare differenze, la Minimacchina ha viaggiato serena sotto i comandi di Alessandro Lucarini. Solo ad uno sguardo più attendo era possibile notare una treccia sbucare dalla bandana, o dei riccioli biondi ribelli o bellissime code lungo la schiena. Anche in marcia erano tutti meravigliosamente uguali, solo un andamento più aggraziato e magari a ritmo di danza di alcune, sotto le note di "Quella sera del 3" ripetuto in loop dalla banda dell'Ellera/Paradiso.

Con questi loro volti felici, ma anche stanchi e soprattutto emozionati, catturati all'arrivo, salutiamo Stella, Marina, Michela, Rebecca e tutte le ragazze e le bambine che hanno dimostrato quanto la fede per Rosina sia così forte che abbatte muri e barriere, anche grazie al capofacchino Lucarini e al presidente del comitato Baiocco, quest'ultimo per primo a puntare sulla storica novità.

Ci vediamo nel 2024, e forse allora sarà tutto così normale da non fare più notizia.

Teresa Pierini e Anselmo Cianchi