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SiAmo Viterbo: la lista civica di Laura Allegrini nasce a San Faustino, tra storia, cultura e futuro

Viterbo
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VITERBO - La storia di San Faustino al centro della presentazione della lista SiAmo Viterbo: Laura Allegrini sceglie la piazza simbolo della sua precedente attività di assessore, associandola all'origine stessa del quartiere, nato per ospitare gli abitanti facoltosi di Ferento.

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Prima di raccontare presente e passato è stato Marco Bracaglia a raccontare l'origine della lista: "SiAmo Viterbo non nasce per necessità elettorali ma per dare occasione a tanti viterbesi che vogliono metterci la faccia, le idee e soprattutto le azioni. Per raggiungere il risultato hanno scelto un personaggio capace, Laura Allegrini, che ha già dimostrato di saper fare. Non servono pifferai magici ma coerenza ai nostri principi, il nostro futuro si basa su determinati valori che vengono da lontano".

Allontana così il dubbio di una lista che sia utile solo al candidato sindaco, per raggranellare qualche voto tra amici e parenti, sottolineando lo scopo amministrativo.

I candidati sono per larga parte presenti, ma vengono solo citati al volo, perché la lista ufficiale sarà data solo dopo la presentazione: Laura Allegrini approfitta quindi del luogo per toccare gli argomenti che maggiormente interessano i cittadini del quartiere: lavori pubblici, sicurezza e promozione.

"San Faustino è simbolo del nostro slogan, 'Le radici del futuro': mettendo insieme il partito e la lista civica ci siamo ancorati alla realtà cittadina, tutti sono animati per migliorarla. Qui si sono insediati i nobili di Ferento, col permesso dei viterbesi che avevano vinto la battaglia, mentre i poveri sono finiti alle grotte, che oggi conosciamo come Grotte Santo Stefano. Qui c'era il vero senso civico - lancia così un appello - lo dimostra la manutenzione di questa fontana del 1200, perché i cittadini dovevano impegnarsi sulle cose che usavano, ed è una lezione per i cittadini di oggi, tutti devono darsi da fare.

Sono qui dopo la battaglia fatta per la pavimentazione - ha aggiunto tornando ad oggi - alcuni volevano asfaltarla ma io mi sono imposta per rimettere i sampietrini, come ho lottato per togliere l'asfalto a Santa Maria liberatrice e rimettere i sampietrini anche li e la nuova illuminazione della chiesa. Questo è un percorso culturale ideale, dalla Rocca Albornoz, con il museo nazionale Etrusco, che spero entri presto nel biglietto MuVi. Proseguendo c'è la caserma Euvo Giulioli, stavo lavorando con il demanio per accogliere di nuovo la caserma della Finanza, perfetta per diventare un punto importante per risolvere tanti disagi di sicurezza di questa città. Un lavoro già avviato che dimostra come bisogna sognare, ma con i piedi per terra, per questo è giusto fare spazio a chi conosce.

Il viaggio prosegue alle Scuderie Sallupara - prosegue - destinate a diventare centro culturale per giovani, basta sistemare le mura con il progetto già finanziato da 1 milione e mezzo, mentre altri 800 mila euro per terminare i lavori possono essere presi dall'avanzo del mutuo, tolta la parte che il commissariamento ha destinato per la pavimentazione di piazza del Plebiscito. Qui sarà tutto pronto per la sfilata dei Facchini e questa è una vera piazza che li accoglierà. Dobbiamo riempire i vuoti per i giovani a Sallupara, istituzionali con la caserma della Finanza e dei cittadini che devono vivere questa piazza, ma prima va rivisto il patto della notte. Tra i progetti c'è anche il recupero della Torre pentagonale medievale, quasi unica, in via Signorelli, e per mostrarlo va abolito il muro più recente e rispostato il lavatoio, che un tempo chiudeva questo quartiere. E' un percorso turistico unico, da porta Fiorentina alla Trinità, nostro gioiello agostiniano.

Per combattere il degrado - conclude Laura Allegrini - penseremo all'illuminazione di via Cairoli e ad un presidio fisso della sicurezza. Non dimentichiamo lo spopolamento, per questo venerdì 7 faremo un convegno sulla denatalità e i flussi migratori insieme agli amici del Popolo della famiglia. Stiamo organizzando un progetto sull'architettura nazionalista viterbese, che coinvolge dal Sacrario a qui, con il cuore pulsante dell'Onpi. Sappiamo che serve anche un parcheggio e non siamo contrari ai project privati già in corso, ma prima va visto il piano del traffico. Va capito chi è che lo presenta e perché lo fa, valutando la collabroazione con la partecipata Francigena, questa è una valutazione politica.

Possiamo ampliare le nostre prospettive il più possibe - conclude - senza sogni, perché noi sappiamo come fare".

Teresa Pierini