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Francesco Rocca (centrodestra): "Il 12 e 13 febbraio vinciamo e dal 14 sarà la festa dell'amore della Regione Lazio"

Viterbo
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VITERBO - La sala conferenze dell'Hotel Salus Terme è piena e in attesa del candidato presidente Rocca, che arriva con un'oretta di ritardo, ma la gente del centro destra non si arrende e aspetta.

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Prima di salire sul palco il candidato del centro destra si ferma per un incontro con la stampa, momento in cui cogliamo l'occasione di ricordare la battuta che pochi giorni fa gli è stata dedicata dal candidato di centro sinistra D'Amato. "La campagna di Rocca è a sua insaputa" disse, ironizzando sulla sua assenza, e Rocca non si tira indietro, anzi rilancia: "D'Amato ha poco da fare lo spiritoso, sia per come lascia la Regione, quella davvero governata a sia insaputa, che per il suo atteggiamento verso gli elettori, appena si accorgeranno che si vende al voto disgiunto con i 5 stelle non gli si metterà bene, secondo me rischia davvero di non arrivare nemmeno secondo".

E' carico l'ex presidente della Croce Rossa e dopo una stretta di mano con il sottosegretario Sgarbi, presente per lanciare la sua lista condivisa con i Moderati, entra in sala per caricarsi dell'abbraccio dei candidati e degli elettori.

Prima di lui il saluto istituzionale di Romoli, presidente della Provincia: "Spero che una volta eletto lei porti massima attenzione a questo territorio, ricco di storia e cultura ma anche di criticità, purtroppo. Le diamo il benvenuto come amico di questa terra".

Subito dopo i responsabili delle sei liste che appoggiano la candidatura di Francesco Rocca, ciascuno in rappresentanza dei quattro candidati consiglieri.

Si parte con Molina, coordinatore della lista del presidente: "Grazie per averci fatto vivere una serata come questa, noi ci siamo e siamo al servizio, con tigna ma anche umiltà. Portiamo rispetto per i partiti che hanno raccolto nel tempo milioni di voti ma qui siamo tutti amici".



E' poi la volta di Stella, segretario Udc: "Siamo qui per aiutare l'amico Francesco e questa terra, la Tuscia abbandonata da 10 anni".

E' il momento dello show, sempre garantito con Vittorio Sgarbi: "Rocca merita l'attenzione di tutti perché ha la lucidità e la capacità di conoscere ciò che manca, non sarà come l'odontotecnico (Zingaretti, ndr) che in questi anni non ha avuto un assessorato alla cultura. Non c'è luogo più bello della provincia di Viterbo, minacciata dai mafiosi delle pale eoliche, io quando voglio essere felice vengo qua. Se volete divertirvi dovete votare per me altrimenti fate come cxxx ve pare".

Ciarlanti porta il saluto di Forza Italia: "La nostra è una squadra forte e la base è con loro. Vogliamo una politica diversa, non quella delle mascherine e degli scandali per non parlare dell'ambiente. Con lei daremo al territorio un presidente di centro destra".

Micci, coordinatore Lega: "Questa è una bellissima sala e dimostra il grande entusiasmo che ogni giorno sentiamo. Le persone stanno capendo che il 12 e 13 possiamo mandare a casa un governo regionale che ha fatto schifo e ha usato Viterbo per mettere la polvere sotto il tappeto. Ospedali chiusi, trasporti ridicoli, immondizia da Roma che ha riempito la nostra discarica, e noi lo dicevamo. Al fianco di Francesco c'è tanta voglia di mettersi al lavoro ed essere a disposizione".

Chiude Giampieri, Fratelli d'Italia: "E' un onore essere qui a presentare il prossimo presidente della regione Lazio. Abbiamo appena portato Giorgia Meloni a diventare Presidente del Consiglio e siamo sicuri di vincere anche questa sfida. Sappiamo quanto male sia stata governata questa regione, e daremo il massimo in campagna elettorale per portare tutti a votare, ognuno si deve sentire candidato e dare il massimo, così fa una squadra compatta".

E' l'uomo più atteso, per la prima volta nella Tuscia come candidato presidente, Francesco Rocca, che prova a toccare i temi a lui più cari: "C'è voglia di ridare dignità alla Pisana, e il giorno di San Valentino, il giorno dell'amore, lo festeggeremo li, lo dico perché vivo di emozioni.

Questa regione è stata abbandonata per 10 anni - prosegue scendendo sugl argomenti più sentiti -: la Orte Civitavecchia ha un potenziale di sviluppo economico incredibile, per l'indotto dei croceristi e perché farebbe diventare quel porto il più importante d'Italia.



D'amato è in Regione dal 1995 ad oggi, non è certo 'Uno di noi', solo lui poteva avere coraggio di scegliere quello slogan. Parla di digitale - continua affrontando la sanità - e ha lasciato i medici a comunicare con i fax, chi usa ancora il fax? Noi nei primi 100 giorni porteremo il progetto dei posti letto usato in veneto per trovare quelli liberi in tempo reale. Cercheremo di avere i risultati, in Croce Rossa ho imparato l'importanza dell'intervento in emergenza, loro hanno fatto in modo diverso, perché nel torbido si pesca meglio. Con il Pnrr avremo strutture nuove ma mancheranno medici ed infermieri, perché non  hanno investito in formazione; siamo bassissimi sugli screening oncologici, sui 48 milioni di euro finanziati per ridurre le liste d'attesa degli interventi hanno usato il 3%.

La Regione sta scivolando verso la povertà, le imprese se ne vanno - prosegue sull'economia -: tra le prime iniziative penso al raddoppio della ferrovia Viterbo - Roma. Noi possiamo farcela, tra Governo, Regione e Presidenza Commissione trasporti di Rotelli porteremo lavori, anche per la Cassia bis, che studieremo con Sgarbi per non rovinare le vostre bellezze lungo il percorso.

Viabilità  infrastrutture, sanità e turismo - conclude - è questo il volano, facendo ripartire il l lavoro non serve il reddito di cittadinanza. Pronti a rilanciare il settore termale, ci metto la faccia sulle Terme Inps, se non lo faccio poi 'menate' Rotelli - ironizza -. Infine l'agricoltura che va salvata dalla burocrazia, e sono pronto a rilanciarla. Ho una speranza, perché oggi vedo pochi giovani, sono disillusi, mi prendo l'impegno di fargli tornare l'entusiasmo per il territorio e anche nella politica per renderlo migliore".

Canto degli italiani in chiusura per la foto di gruppo con i candidati delle sei liste sul palco insieme a Rocca, tutti a cantare l'inno di Mameli.

Teresa Pierini