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Monia Achille (Past. Isanti) porta Corchiano e la nocciola gentile in cima al mondo

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CORCHIANO - Monia Achille, della Pasticceria Isanti, ha conquistato la medaglia d'oro al campionato mondiale di cioccolato puntando sulla nocciola gentile romana.

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Un riconoscimento alla sua bravura, al suo istinto ma anche ad un prodotto troppo spesso considerato una cenerentola, specie rispetto ad altre dop più rinomate, magari del Piemonte.

Una mediaglia d'oro conquistata con "Me alla nocciola", spalmabile che si presenta in forma solida per esplodere con tutto il suo gusto nell'assaggio al cucchiaino, uno dei must di questo tipo di prodotto. La proclamazione domenica a Villa Castelletti di Signa (Firenze).

"Un successo inaspettato - confida Monia - perché sono giunta alla finale dopo la selezione Italia - Mediterraneo con tre prodotti piazzatosi tra argento e bronzo. Era già una grande soddisfazione, perché mi sono confrontata con tanti colleghi dell'area, come spagnoli, greci, ed arrivare alla finale mondiale era già un grande successo".

I giudici hanno valutato i prodotti nella finale fiorentina, sia in presenza che online, a quest'ultimi è stata mandata una selezione dei cioccolatini da giudicare per votare contestualmente.

"Essere convocata per la valutazione finale è stata una grande emozione - prosegue la titolare di Isanti - ero felicissima e sono andata senza la pressione per il risultato, non ho avvertito preoccupazione perché non credevo di vincere. Diventare campionessa del mondo del più prestigioso concorso sul cioccolato è stato bellissimo, senza considerare le altre due medaglie di bronzo conquistate per le praline al karkadè e 24 k".

Conosciamoli questi prodotti che hanno portato la Tuscia sul tetto del mondo, sempre raccontati da Monia: "Me alla nocciala, come dice il nome, è qualcosa dove dentro c'è tutta me stessa, il mio percorso da pasticciera e nel mondo della cioccolateria. Ovviamente c'è un pizzico di sale, chi mi conosce sa che è una mia caratteristica, e visivamente si presenta in forma solida. E' nata ispirandomi alla classica crema estetica per il corpo, che quando la vedi è solida ma poi si spalma delicatamente sul corpo. Anche il packaging riprende l'idea del barattolo delle creme, la differenza è che, ovviamente, si gusta, e il consiglio è di farlo il cucchiaino, per farla sciogliere in bocca. Così si sprigiorna tutto il sapore della nocciola gentile romana, di cui ho cercato la miglior materia prma possibile e che finalmente viene premiata, perché se  trattata bene, rispettandone le caratterische, è al livello delle nocciole più conosciute, è può diventare davvero unica. E' la materia prima che conosco meglio, quella del mio territorio e sono orgogliosa di averla valorizzata nel miglior modo possibile".

Le due medaglie di bronzo sono andate a due praline, 24 k, dove i carati non sono l'oro ma l'omaggio aL progetto che l'ha vista nascere, stavolta dedicata alle Marche con cioccolato fondente, amarena di Cantiano, viola mammola e un sottile cremino alla nocciola, sempre gentile romana che non manca mai, e quella ispirata al karkadè, bevanda molto amata da Monia, diventata ripieno grazie ad una ganache all'ibiscus con guscio di cioccolato fondante, sempre sulle note aromatiche della famosa bevanda esotica.

La pasticceria Isanti potrà ora vantare tre medaglie importanti, tra cui la più preziosa, punto di riferimento di tanti appassionati di cioccolato che riconoscono a questo concorso il valore più alto: "E' una grande soddisfazione personale ma anche è un'opportunità per la nostra cioccolateria-pasticceria, che ho aperto con mio marito, e per tutto il territorio Tuscia e la sua nocciola".

Monia è già al lavoro per un nuovo progetto che andrà ad affiancarsi alla pasticceria: nel 2024 aprirà infatti un laboratorio cioccolateria, sempre a Corchiano, interamente dedicato al "cibo degli Dei".

Teresa Pierini